MILANO. – Il crash test del Milan in campionato a Napoli ha tutti i connotati della Partita del Cuore, ma in palio ci sono già punti importanti in chiave Champions. Dopo il rinvio della gara contro il Genoa, i rossoneri vogliono partire con il piede giusto per evitare di essere costretti ad inseguire da subito in classifica, gravata dall’asterisco della partita in meno fino a fine ottobre.
Aggiungeranno un po’ di pepe il ritorno di Reina in uno stadio che lo accoglierà con applausi e striscioni, l’ennesimo capitolo della storia a sentimenti alterni di Higuain al San Paolo, e la sfida dell’allievo Gattuso al maestro Ancelotti.
Il nuovo tecnico del Napoli, per la prima volta dopo 17 lunghi anni, affronterà da avversario in una gara ufficiale il ”suo” Milan, alma mater dove ha vinto complessivamente 4 Champions, tutte con Paolo Maldini in campo. Un tourbillon di emozioni, ricordi ed aneddoti. Un incrocio di ex e di amici di lunga data. ‘
‘Per me – aveva dichiarato Gattuso, a inizio gennaio – Ancelotti non è stato solo un allenatore ma anche fratello, amico e papà. È stato tutto. Nei momenti di debolezza ci appoggiavamo a vicenda, tuttora abbiamo un rapporto incredibile”.
Otto stagioni assieme tra mille trionfi e vissute tutte in un fiato, come rivoluzionaria mente in panchina e indomito braccio armato in campo e nello spogliatoio: Rino, da tale esperienza, ha imparato tutto il mestiere dell’allenatore, l’importanza dell’equilibrio tattico e i metodi di lavoro.
Non sorprende così che, a 72 ore dalla partita, entrambe le squadre svolgano nell’unico allenamento mattutino un lavoro di scarico. Una sessione osservata da bordo campo anche da Leonardo e Maldini, a Milanello per stare vicino alla squadra. Per Gattuso un dubbio e un problema: chi affiancare al neo-capitano Romagnoli al centro della difesa tra Musacchio (favorito) e Caldara e come sostituire lo squalificato Calhanoglu, probabilmente con l’inserimento di Bakayoko a centrocampo e l’avanzamento di Bonaventura nel tridente.
Grande attesa per il debutto in rossonero di Higuain, che con il Napoli sembra avere un conto aperto: contro la sua ex squadra in 6 partite ha realizzato ben 5 reti, spesso condite da esultanze polemiche contro il presidente De Laurentiis. Nello stadio dove ha fatto la storia, con il record dei 36 gol, dove è stato coccolato e poi ripudiato, Higuain cercherà di sfatare il tabù San Paolo per il Milan, che a Napoli non vince dal 2010, e dare un segnale forte alle dirette rivali per la Champions.