Trump cancella Obama sulle emissioni delle centrali a carbone

emissioni delle centrali a carbone
Emissioni delle centrali a carbone. REUTERS/Bret Hartman)

WASHINGTON. – Un altro tassello dell’era Obama scardinato dall’amministrazione Trump: l’intervento questa volta è in tema ambientale e riguarda le emissioni di anidride carbonica delle centrali a carbone cui la precedente amministrazione Usa aveva messo chiari limiti anche come parte della sua strategia per la lotta ai cambiamenti climatici. L’Epa (l’agenzia per la protezione ambientale) dell’era Trump ha svelato il suo programma ‘alternativo’ che in sostanza rimette ai singoli Stati la facoltà di stabilire i limiti per le emissioni sul proprio territorio. Una promessa elettorale del tycoon che vola in West Virginia -nel cuore del ‘Coal Country’ appunto- per annunciare di aver mantenuto la parola.

Eppure la battaglia legale è considerata quasi certa, con i gruppi ambientalisti già sul piede di guerra. Perché se da una parte la revoca della normativa varata da Barack Obama nel 2015 promette di porre fine a quella che Trump ha da sempre additato come la “guerra al carbone” concedendo respiro ad un settore cruciale per alcune aree del Paese (West Virginia, Kentucky, Pennsylvania in particolare) fra le zone che negli ultimi dieci anni hanno maggiormente risentito della crisi economica, dall’altra il programma è accompagnato da una sorta di ‘ammissione di colpa’.

La stessa analisi dell’Epa ammette di non poter fornire proiezioni circa gli effetti del nuovo piano sulla salute pubblica, dipenderà infatti dalle decisioni degli Stati su se e come regolare le emissioni, d’altro canto però i modelli elaborati dalla stessa agenzia calcolano che con il nuovo piano si eviterebbero fra i 300 e 1.500 decessi prematuri all’anno entro il 2030, con il piano di Obama invece questi erano fra i 1.500 e i 3.600.

Attacca Gina McCarthy, che era a capo dell’Epa durante l’amministrazione Obama e mise a punto l’allora ‘Clean Power Plan’: “In realtà è solo una mossa per rispondere alla loro base (elettorale ndr) e non di assolvere al loro compito di proteggere la salute pubblica”, ha detto interpellata dalla Cnn.

Ma Donald Trump è stato chiaro nelle sue intenzioni e in più occasioni, anche nel motivare il ritiro degli Usa dall’accordo di Parigi sul Clima: Sono stato eletto dai cittadini di Pittsburgh , non di Parigi”. Una ‘promessa’ che il presidente ribadisce in un comizio a Charleston, in West Virginia, davanti alla folla di suoi sostenitori. E -non a caso, con tutta probabilità- mentre si entra in un caldo periodo elettorale in vista delle elezioni di midterm a novembre.

Intanto il piano è soggetto ad un periodo di valutazione pubblica prima dell’approvazione finale del presidente. E il dibattito è già acceso, con una serie di Stati che hanno già manifestato le proprie intenzioni contrarie al provvedimento, California in testa. E’ “una dichiarazione di guerra contro l’America e tutta l’umanità” ha tuonato in una nota il governatore della California, il democratico Jerry Brown. “Non reggerà – ha continuato – la verità e il buon senso trionferanno sulla assurdità di Trump”.

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