Mosca vara una maxi esercitazione militare con la Cina

Dal ponte di una nave russa parte un missile con una fiammata
Esercitazioni navali di Russia e Cina nel Mediterraneo (foto d'archivio)

MOSCA. – La Russia flette i muscoli e annuncia una grande esercitazione militare per testare lo stato di preparazione delle sue forze armate. E mentre l’anno passato gli occhi di Mosca si erano rivolti a ovest – con i ‘war game’ ‘Zapad’, che in russo appunto significa ‘Occidente’ – ora tocca all’est, ovvero ‘Vostok’. La novità, non da poco, è che la Cina per la prima volta è stata invitata a prendere parte alle manovre e invierà un nutrito contingente.

Insomma, la special relationship fra Mosca e Pechino continua ad evolvere e così dal piano politico si passa a quello militare. Il presidente cinese Xi Jingping e Vladimir Putin si incontreranno a margine del forum economico di Vladivostok, in programma dall’11 al 13 settembre, e non è escluso che visiteranno insieme il teatro delle operazioni: la parte sino-russa di Vostok-2018 avrà infatti luogo fra l’11 e il 15 settembre.

Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha definito le esercitazioni come “le più importanti” da quelle organizzate nel 1981 sul fronte occidentale (Zapad-81) con la partecipazione dei paesi aderenti al patto di Varsavia. “Saranno senza precedenti, sia in termini di aree che di comandi militari, truppe e forze coinvolte”, ha notato Shoigu. Il comandante in capo, Vladimir Putin, ha quindi ordinato una serie d’ispezioni a sorpresa – si concluderanno il 25 agosto – per testare le truppe e metterle nel giusto ordine di idee.

A prendere parte ai ‘giochi’ saranno sia il distretto militare centrale che quello orientale. La Cina invierà 3.200 soldati, 900 carri armati, un numero imprecisato di blindati e pezzi di artiglieria, jet ed elicotteri. Ma, al di là dei numeri, è l’aspetto strategico che conta. “Queste esercitazioni mirano a contrastare invasioni e minacce militari in Siberia ed Estremo Oriente”, spiega Alexander Gabuev del centro Carnegie di Mosca. “La Cina è stata considerata fra i rischi potenziali per molti anni: ora il messaggio è che Mosca non vede più Pechino come un avversario”.

Non che Russia e Cina non abbiano mai condotto esercitazione congiunte. Ma, come sottolinea Vassily Kashin della Scuola Superiore di Economia, avevano un carattere “limitato” e di natura “locale”. “Ora – aggiunge – i militari cinesi avranno invece accesso alle tematiche di pianificazione strategica e saranno innalzati al livello dei partner storici, come la Bielorussia”. Un balzo in avanti che fa addirittura pensare ai preparativi per una possibile “unione militare”, qualora dovesse arrivare una decisione politica in tal senso.

A Vostok-2018 prenderà parte infine anche la Mongolia, per quanto la sua presenza sia giudicata quasi come un gesto di buon vicinato da parte dei due colossi. “Rapporti militari di questo tipo hanno e avranno conseguenze per l’Occidente”, avverte Gabuev. “Minimizzare, come ha fatto il ministro della Difesa Usa James Mattis a Singapore, è pericoloso”.

(di Mattia Bernardo Bagnoli/ANSA)

Lascia un commento