Ciclismo, vela, tuffi, fondo: domenica d’oro per lo sport azzurro

Elena Bertocchi, a destra, e Chiara Pellacani: il tuffo dal trampolino sincro da tre metri che vale l'oro.
Elena Bertocchi, a destra, e Chiara Pellacani: il tuffo dal trampolino sincro da tre metri che vale l'oro. (Ian Rutherford/PA via AP) [CopyrightNotice: PA Wire]

ROMA. – Una pioggia di medaglie in una domenica d’oro per lo sport azzurro che incamera successi ai quattro angoli d’Europa, da Glasgow a Edimburgo, da Aarhus, in Danimarca, a Berlino. Che sia nuoto, atletica, ciclismo, tuffi o vela poco importa, perché ha vinto ancora l’Italia dello sport, della fatica, del coraggio, della forza, dell’impegno, ma anche quella della tecnologia, considerando anche il trionfo della Ducati, prima e terza sul podio della MotoGp in Austria.

Insomma, un’Italia-spettacolo e una domenica da incorniciare che era iniziata sotto i migliori auspici con il bronzo di Yassine Rachik, terzo nella maratona europea e con l’Italia che si aggiudica l’oro a squadre. Dalla terra all’acqua lo spartito azzurro non cambia di una virgola e così subito dopo l’ora di pranzo arriva la doppietta tuffi-fondo che qualcuno sognava ma nessuno certamente ipotizzava.

Elena Bertocchi e Chiara Pellacani (una ragazzina con i suoi 15 anni e 11 mesi) riescono nell’impresa di non far rimpiangere i tempi d’oro del duo Cagnotto-Dallapè, mettendo tutti in fila nel trampolino sincro da tre metri, ormai diventata la ‘specialità della casa’.

Ma non basta, perché, tempo mezz’ora, ecco che il palmares domenicale azzurro luccica ancora di più grazie alla fantastica doppietta di medaglie nella 25 km di fondo. Una gara avvolta dal grigiore meteo e caratterizzata da freddo e pioggia ma che per l’Italia diventa improvvisamente luminosissima grazie ad Arianna Bridi che conquista l’oro d’un soffio sulla fuoriclasse orange Sharon van Rouwendaal, vincitrice nella 5 e 10 km, nonché campionessa olimpica. E gli uomini? Ci ha pensato Matteo Furlan a regalare altri sorrisi prendendosi un meritatissimo bronzo.

Dalle acque scozzesi di Lock Lomond a quelle danesi di Aarhus arriva il guizzo di Ruggiero Tita e Caterina Banti, nuovi campioni mondiali nella classe Nacra 17 (che, con i suoi ‘catamarani volanti’, farà parte del programma olimpico di Tokyo 2020). Per loro l’ennesimo trionfo stagionale dopo l’Europeo e il tricolore e i complimenti del presidente del Coni, Malagò (“Vittoria col brivido, ancora piu’ bella…Grandi!”, il tweet).

Chiusura in bellezza con il grande ciclismo e la medaglia più ambita che arriva nella prova in linea agli Europei a Glasgow. Gli azzurri la sognavano con Elia Viviani, ma sul circuito di Glasgow a regalare oro e vittoria ci pensa un grande Matteo Trentin che batte in volata, dopo una corsa durissima e interpretata perfettamente dagli azzurri, l’olandese Van der Poel e il belga Van Aert. Una volata d’oro al termine di una domenica-spettacolo per lo sport italiano.

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