Moto: gran-Ducati d’Austria, sul bagnato brilla Márquez

Andrea Dovizioso in sella alla sua Ducati in azione nelle prove del Gp d'Austria.
Le Rosse velocissime, prevista gara asciutta

ROMA. – Una Ducati velocissima era attesa in Austria, ma non a tal punto e già dalla prima sessione delle libere. Pronti via ed i piloti in sella alle Rosse (ufficiali e non) hanno esagerato col gas, mettendosi tutti alle spalle. Al mattino, con pista soleggiata, Andrea Dovizioso, Jorge Lorenzo e Danilo Petrucci hanno dettato il ritmo. In scia è rimasta la Honda di Marc Márquez, pur staccata di oltre mezzo secondo dal forlivese.

Subito col fiatone il fine settimana della Yamaha, relegata al nono (Johann Zarco), decimo (Maverick Vinales) ed undicesimo posto (Valentino Rossi), che teme addirittura di mancare l’accesso diretto domani alla Q2. Le condizioni meteo sono radicalmente mutate nel pomeriggio e l’avvio della FP2 è stato ritardato da un acquazzone. A rischio pioggia anche le qualifiche, non la gara di domenica.

La sessione è stata occasione per mettere alla prova gli pneumatici da bagnato, esperienza finora sconosciuta ai piloti della MotoGp sul Red Bull Ring. Márquez ha dimostrato di essere competitivo anche sulle pozzanghere. Con 1’33″995 ha preceduto l’Aprilia di Scott Redding (+0.543). Quindi ancora un terzetto Ducati: Petrucci (+0.986), Lorenzo (+1″493) e Dovizioso (+1″519).

Note dolenti per la Yamaha pure sul bagnato. Il più veloce è stato Rossi, decimo e staccato di 2″332. Zarco, quindicesimo, ha incassato un ritardo oltre i 3″, mentre Vinales ha chiuso 20/o. Nella FP1, come detto, dominio Ducati, che non per caso ha vinto in Austria negli ultimi due anni. Dovizioso ha segnato un crono di 1’23″830, stracciando il record del circuito di Zarco (1’24″312).

“Su questa pista la Ducati va molto bene – ha sottolineato il forlivese – e anche sul bagnato avevamo un bel grip con le morbide, ma non abbiamo spinto per evitare rischi. Per ora siamo in tre (anche Lorenzo e Márquez, ndr) con un passo veloce, vediamo domani se si aggiunge qualcuno”. Lorenzo ha preso 215 millesimi e Petrucci cinque decimi. Márquez (+0.581) è stato a lungo il più veloce, pur girando con gomme usate, prima di dare la zampata sul bagnato. E’ lo spagnolo, secondo Petrucci, l’uomo da tenere d’occhio: “Va molto molto forte anche sul bagnato.

Per la gara Márquez sarà un problema abbastanza grosso”, sottolinea il pilota del team Pramac. Musi lunghi in casa Yamaaha. Rossi, staccato di 1″054 in mattinata, è stato attardato ad inizio sessione dalla rottura della corona e anche con la pioggia non è riuscito ad avvicinare i tempi dei migliori. “Il feeling con la moto non è male, meglio dello scorso anno – ha detto Rossi – ma sul bagnato problemi di elettronica che abbiamo sono ancora più pesanti e sono molto distante. Per la Fp3 devo sperare sull’asciutto ed entrare nei primi dieci, se dovrò fare la Q1 sarà proprio difficile”, ha concluso. Non molto meglio ha fatto Vinales e per i piloti Yamaha si preannunciano altri due giorni difficili.

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