New York: Pregi e difetti di una metropoli

Una prosaica di Manhattan di notte
Una prosaica di Manhattan

NEW YORK: New York, è considerata da molti il “centro del mondo” per la sua diversità etnica, culturale e linguistica. Basta pensare che vi si parlano 700 lingue diverse,  alcune di esse in via di estinzione come per esempio la garifuna, originaria dell’Africa, che si parlava nell’isola caraibica di San Vicente. In quest’isola si nascose un gruppo di schiavi scappato mentre era trasportato in America Latina. New York, città che è riuscita a sopprimere dal suo vocabolario la parola diverso accettando ogni individualità senza giudizi e pregiudizi, cresce e cambia a vista d’occhio. La sua popolazione ha raggiunto gli 8,6 milioni di persone e, sebbene sia considerata tra le metropoli più sane e sicure del mondo, incomincia a mostrare i suoi punti di sutura, soprattutto in aree sensibili come la mobilità e le abitazioni.

L’offerta abitativa a fronte di una domanda sempre più pressante, diventa più cara e più scadente, con grave danno per la classe media e per i settori più umili.

E la metropolitana che, dopo essere stata “bonificata” da Giuliani, era diventata vanto della città, fatica sempre più ad offrire un servizio efficiente alle circa otto milioni di persone che trasporta 24 ore su 24 per tutto l’anno.

Il Governatore Andrew Cuomo lo scorso anno ha dichiarato uno ‘stato di emergenza’ per la metropolitana che richiederebbe un intervento estremamente caro.

Intanto ne approfittano le compagnie Uber, Lift e Via che grazie al servizio di auto condivise, sono riuscite ad abbassare notevolmente i prezzi delle corse con grave danno per i taxi di linea e anche per il traffico, sempre più congestionato. Un problema al quale il municipio probabilmente darà una risposta proibendo il servizio delle auto condivise, varando una misura che è sostenuta anche dal sindaco Bill de Blasio.

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