Sos plastica anche nei laghi, è allarme maladepurazione

Ammasso di rifiuti di plastica
Indagine Goletta, 2,5 rifiuti ogni metro quadrato di spiagge

ROMA. – L’emergenza plastica si estende dai mari ai laghi. A confermarlo è la prima indagine di Legambiente sulla presenza di rifiuti di grandi dimensioni su 20 arenili nei laghi Iseo, Maggiore, Como, Garda e Trasimeno: ne sono stati trovati in media 2,5 ogni metro quadrato di spiaggia, per un totale di 2.183 rifiuti censiti. La plastica è “la regina indiscussa” con una presenza del 75,5%.

Sul podio dei rifiuti, al primo posto ci sono i mozziconi di sigarette (29,4%). E’ il risultato della 13/a edizione (partita a fine giugno) della campagna Goletta dei Laghi di Legambiente realizzata in collaborazione con il Conou (Consorzio Nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati) e Novamont. Le acque dei laghi continuano a essere minacciate da scarichi fognari non depurati: il 55% dei campionamenti in 17 bacini hanno evidenziato cariche batteriche oltre i limiti di legge.

Su 68 punti campionati in sei regioni (Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Umbria e Lazio) 38 sono stati giudicati “fortemente inquinati” e “inquinati” mentre sono 24 i “malati cronici”, quelli segnalati dall’associazione ad ogni edizione della campagna partita nel 2006.

Dopo la plastica tra i materiali più trovati ci sono vetro e ceramica (10,3%), metallo (4,7%) e carta e cartone (4,1%); tra i rifiuti, i più diffusi sono i mozziconi di sigaretta, poi i frammenti di plastica, bottiglie (e pezzi) di vetro (7,4%), sacchetti di patatine e dolciumi (5,6%), bastoncini per la pulizia delle orecchie (3,5%).

“La cattiva gestione dei rifiuti urbani resta la causa principale” della loro presenza sulle sponde dei laghi (il 63% degli oggetti è riconducibile ad essa) spiega Legambiente rilevando che “la carenza dei sistemi depurativi e la pessima abitudine di usare il wc e gli scarichi domestici come una pattumiera, è causa del 5,4% dei rifiuti presenti”.

L’80% della plastica che arriva sulle nostre spiagge viene trasportata dai fiumi ed è presente in misura preoccupante anche nei laghi, aggiunge Legambiente che per il terzo anno consecutivo, in collaborazione con Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha monitorato la presenza di microplastiche nei laghi di Iseo, Garda, Como, Maggiore, d’Orta, Cavazzo, Trasimeno, Bracciano, Paola, e i principali fiumi immissari ed emissari.

Legambiente chiede “interventi strutturali di lungo periodo anche e soprattutto con politiche di adattamento al clima” e l’applicazione della nuova legge sugli ecoreati. I ritardi nell’affrontare questi problemi, ricorda, “hanno già portato una multa da pagare all’Ue di 25 milioni di euro, più 30 milioni ogni sei mesi finché non ci metteremo in regola”.

(di Stefania De Francesco/ANSA)