Nave Diciotti, legali contro Salvini. Lui: “Non mollo”

L'arrivo nel porto di Catania della nave Diciotti della Guardia Costiera. Un gruppo di migranti a poppa della nave.
L'arrivo nel porto di Catania della nave Diciotti della Guardia Costiera in una foto d'archivio. ANSA/ORIETTA SCARDINO

TORINO. – Per quattro giorni è rimasta al largo del porto di Trapani, con a bordo 67 naufraghi, in attesa del permesso di approdare. La vicenda della nave Diciotti rischia ora di approdare in tribunale. Un esposto alla procura di Roma sul caso è stato presentato da un gruppo di avvocati del Legal Team Italia, che ipotizzano una serie di reati – tra cui l’attentato alla Costituzione, nei confronti di Matteo Salvini. “Io non mollo”, è la risposta via social del ministro dell’Interno.

Per gli avvocati, i migranti furono trattenuti illegalmente e sottoposti a un trattamento che rientra fra quelli da considerare “inumani e degradanti”. L’esposto invita la procura di Roma ad acquisire la documentazione necessaria. A carico del leader della Lega potrebbero ravvisarsi, per gli autori dell’esposto, i reati di abuso d’ufficio, violenza privata e sequestro di persona.

Il ministro avrebbe inoltre impartito ordini e direttive su materie sottratte alla sua competenza ed è per questo che gli avvocati ipotizzano anche il reato di attentato alla Costituzione. Reati che potrebbero configurarsi, sempre secondo gli avvocati, anche nei confronti dei militi della guardia costiera e dei vertici della Capitaneria di Porto nel caso l’ordine di negare l’approdo fosse illegittimo o non fosse mai stato formalmente impartito.

“Vogliono denunciarmi. Incredibile!”, commenta su Facebook Salvini. “Io continuerò a fare quello che gli italiani mi hanno chiesto con il loro voto – sottolinea il ministro dell’Interno -: difendere i confini, garantire la sicurezza del Paese, fermare il business dell’immigrazione clandestina”.