Europa League: Atalanta padrona a Sarajevo, otto gol e terzo turno

L'allenatore dell'Atalanta Gian Piero Gasperini stringe la mano al collega del Sarajevo Husref Musemic.
L'allenatore dell'Atalanta Gian Piero Gasperini stringe la mano al collega del Sarajevo Husref Musemic. ANSA/ELISABETTA BARACCHI

SARAJEVO. – Dimenticato il 2-2 del Mapei Stadium di una settimana fa, con il doppio vantaggio sprecato, allo stadio “Asim Ferhatovic Hase” di Sarajevo il ritorno dell’Atalanta con il FK Sarajevo nel secondo turno di qualificazione di Europa League inizia e finisce in carrozza. Salendo addirittura sull’ottovolante, un record dalle parti di Bergamo e forse non solo. Soprattutto grazie alla ritrovata verve di Gomez, autore di una doppietta nel primo tempo che stende la flebile resistenza bosniaca, e di Barrow, che azzecca la tripletta nella seconda metà per uno score da record.

Gian Piero Gasperini vira al 3-5-2 con de Roon basso e il rientrante Freuler mezzala con Pessina, unico deputato a sganciarsi sulla trequarti e capace di sfiorare l’ottavo a 18 dal novantesimo, lasciando in panchina Zapata (subentrato a de Roon al 10′ del secondo tempo), e nella prima mezzora il possesso palla recita 85 per cento contro 15 dei padroni di casa, sotto già al 4′ con Velkoski incapace di allontanare la minaccia dopo il palo del Papu direttamente dalla bandierina: Palomino, sostituto di Mancini (autore del 2-0 provvisorio dell’andata a ruota di Toloi), insacca di testa indisturbato.

Un minuto più tardi Toloi rischia chiudendo in diagonale Ahmetovic (tocca sfera e polpaccio) sulla palla dentro di Sisic (firmatario con Handzic della rimonta del 26 luglio), unico relativo spavento nella prima frazione insieme alla telefonata dal limite del secondo al 42′. I nerazzurri dilagano: al quarto d’ora il contropiede innescato dal recupero di Gosens sfocia nel destro a giro imprendibile di Gomez dai 25 metri, tre giri di lancetta e Masiello cala il tris sfruttando la sponda di petto di Barrow dopo il traversone dalla destra di Gomez rinviato corto in gioco aereo da Mujakic.

Prima della pausa c’è spazio per altri due gol atalantini, con Gomez a indovinare il sette da quasi 20 metri complice il braccino del portiere e il connazionale argentino al centro della retroguardia anticipato da Ahmetovic che firma la manita nella propria porta (39′) sul solito calcio d’angolo del capitano dei bergamaschi, dalla mancina esattamente come in occasione del rompighiaccio.

Nella ripresa, altro giro, altra corsa, con Barrow ad approfittare (6′) del disimpegno erroneo di Pavlovic e poi dell’appoggio da centro area di Zapata per il piattone sinistro del settebello (25′). In mezzo, chances per Hebibovic (11′) e Gosens (20′) rintuzzare dai portieri.

Entrano anche Castagne per l’ammonito Toloi (29′) e Valzania (36′) per Freuler, ancora con chilometraggio limitato nelle gambe. Il gambiano sfrutta il cross di Gosens, corretto di fronte da Zapata e rimpallato da Mujakic, e di esterno destro ottiene ottava rete di squadra e terza personale. Tra una settimana la Dea tornerà in campo, per l’andata del terzo turno. Ritorno il 16 agosto.