Rai: Salvini non cede su Foa, lui aspetta l’azionista

Marcello Foa
Marcello Foa

ROMA. – Nessun passo indietro su Marcello Foa. A dispetto delle barricate alzate da esponenti di spicco di Forza Italia sul suo nome, Matteo Salvini non cede sulla presidenza della Rai e non pare tentennare di fronte alle domande dei cronisti.

Il suo nome per la presidenza Rai resta quello di Marcello Foa? “Assolutamente sì”. A costo di rompere con Berlusconi? “Io guardo al merito, guardo se una persona vale”. “Mi devono dare una giustificazione valida per dire no – continua -. Se qualcuno mi contesta la professionalità, la bravura e la libertà di Marcello Foa, ne riparliamo, altrimenti per la presidenza il mio nome è lui”.

Parole e toni molti diversi da quelli di Silvio Berlusconi che parla di “centrodestra ineliminabile in Italia” e della necessità di “andare sempre d’accordo” e pare così dare credito alle indiscrezioni sulla sua non ostilità alla scelta di Foa, a differenza dell’umore che circola nel partito.

Dal canto suo il presidente designato e bocciato in Commissione di Vigilanza resiste al suo posto. “Sono ancora in attesa di indicazioni dell’azionista – sottolinea – e nel frattempo continuerò, nel pieno rispetto di leggi e regolamenti, a coordinare i lavori del cda come consigliere anziano”.

Una posizione che alimenta le critiche di opposizione e sindacati, ulteriormente rafforzate dalle notizie, rivelate dall’Espresso, sulla presenza del figlio di Foa, Leonardo, nello staff di Salvini per curare la comunicazione sui social. Una vicenda che, secondo Fnsi e Usigrai, inficia l’autonomia del consigliere, che dovrebbe quindi dimettersi.

Fonti del Viminale fanno sapere che Leonardo Foa è un giovane laureato, con master e trilingue e ha studiato la comunicazione social di Salvini nell’ambito del progetto di tesi e in questo modo ha cominciato a collaborare con lo staff del ministro. Il leader della Lega da parte sua assicura di non provare alcun imbarazzo.

Insomma è stallo sul futuro della tv pubblica. Il cda dovrebbe tornare a riunirsi entro mercoledì della prossima settimana in attesa che si trovi un’intesa politica. All’ordine del giorno ci saranno i diritti degli highlights del calcio e il contratto per Un posto al sole, ma la speranza a Viale Mazzini è quella di avere un vertice pienamente operativo prima della pausa estiva del Parlamento che inizia il 9 agosto.

Il tempo stringe e non è escluso che la partita slitti a settembre, insieme ovviamente alle nomine alla guida dei tg. Se così andasse bisognerà chiarire se il cda potrà andare oltre l’ordinaria amministrazione in questa fase. L’ufficio legale della Rai avrebbe rassicurato i consiglieri sull’operatività del consiglio, escludendo l’esistenza di un danno erariale che viceversa sussisterebbe in caso di inazione dell’organismo.

Il Pd chiede però una svolta immediata. “Se l’occupazione abusiva di Marcello Foa in Rai continuerà, siamo pronti a chiedere al Capo dello Stato di riceverci”, avverte il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci. Mentre il capogruppo alla Camera Graziano Delrio chiede un incontro urgente ai presidenti delle Camere. Fnsi e Usigrai si dicono, inoltre, pronti a impugnare atti illegittimi del cda.

Foa non pare scomporsi e in un video su Facebook manda un messaggio ai giornalisti che lo cercano continuamente: “Sebbene molti continuino a provocarmi in ogni modo, io non cederò a queste provocazioni e attenderò con molta serenità e fiducia che l’azionista mi dica cosa sia opportuno fare. Dopo di che io mi adeguerò molto serenamente”.

(di Michele Cassano/ANSA)

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