Bonisoli: “Dopo l’estate elimineremo le domenica gratuite nei musei”

Il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli
Il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli (foto archivio ANSA)

NAPOLI. – “Dopo l’estate elimineremo le domenica gratuite nei musei”. L’annuncio del ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, scatena polemiche. “Le domeniche gratis – spiega durante un appuntamento a Napoli – andavano bene come lancio pubblicitario. Sono stati gli stessi direttori a chiedermene il superamento. Lascerò loro più libertà: se vogliono fare una domenica gratuita niente di male, ma l’obbligo no. Magari le gratuità aumenteranno, però in modo intelligente”.

Già perché – è la critica del ministro – “le domeniche gratuite non tengono conto né della stagionalità, né dell’afflusso nelle diverse aree geografiche. Sistema che tratta allo stesso modo situazioni differenti e che è stato criticato dagli stessi direttori dei musei”.

Non la pensa ovviamente così il predecessore di Bonisoli, Dario Franceschini, che da ministro nel 2014 inventò gli ingressi gratuiti nelle prime domeniche del mese, accolti subito dal favore dei visitatori con incrementi di presenze fino al 300 per cento nel giorno del debutto. “Bonisoli ci ripensi. Le cose giuste e che funzionano non hanno colore. Non faccia pagare un desiderio di discontinuità politica alla cultura e agli italiani”, è l’appello di Franceschini.

Ma Bonisoli non ha dubbi. “Prendiamo Pompei: chi ci va a novembre? Magari la prima, o tutte le domeniche di quel mese, si può aprire gratis perché non c’è tanta gente. Il problema è quando si viene costretti dal ministero ad aprire la prima domenica di agosto, con migliaia di turisti stranieri che arrivano e pensano che gli italiani siano pazzi a farli entrare gratis”.

Bonisoli riconosce che l’iniziativa ha avuto un valore positivo all’inizio, e assicura che le gratuità non cesseranno: si intende però differenziarle e armonizzarle in maniera meno rigida. E comunque – ripete in un video su Fb – resta l’impegno del ministero per favorire l’accesso più ampio possibile ai musei, “indipendentemente dalle condizioni economiche” dei visitatori.

Il Pd insorge, dal segretario Martina a Renzi (“Dal governo una ruspa sulla cultura”), mentre i parlamentari M5S delle commissioni Cultura di Camera e Senato difendono il ministro: “Le domeniche gratuite, concentrando un’enorme affluenza di pubblico in poche ore, hanno posto pesanti criticità fin dal principio. Il superamento dell’iniziativa, annunciato dal ministro Bonisoli già in sede di audizione in Commissione, significa individuare soluzioni più razionali concordate insieme ai direttori delle strutture”.

Quanto alle critiche delle opposizioni, Bonisoli si chiede perché non siano emerse dopo l’audizione nelle commissioni cultura di Camera e Senato: “Nessuna reazione allora, un profluvio di voci critiche oggi. Forse questo livello di distrazione è un segno dei tempi”.

Circa 13,5 milioni di persone hanno usufruito dell’ingresso gratuito nei musei statali una domenica al mese, fino al luglio di quest’anno, secondo i dati resi noti dallo staff di Franceschini. La media è stata di 350 mila visitatori ogni domenica. Gli incassi nella passata gestione del dicastero sono comunque aumentati del 50%, a dimostrazione che gli ingressi gratuiti non hanno inciso negativamente sulle entrate. Anzi.

(di Mariano del Preite/ANSA)