Roma, Atac: pochi mezzi, roghi bus, conti in rosso

La fiancata di un autobus dell'Atac
Atac: Pochi mezzi, roghi bus, conti in rosso

ROMA. – E’ una delle aziende di trasporto pubbliche più grandi d’Europa, ma anche tra quelle che possiede gli autobus più anziani e un debito ‘monstre’ stimato tra 1,3 e 1,4 miliardi di euro. L’Atac, la municipalizzata dei trasporti di Roma, è un malato che si sta sottoponendo ad una complessa cura per la guarigione. Si tratta del concordato preventivo in continuità, una strada difficile e ricca di ostacoli, che consiste in una sorta di accordo con i creditori sotto l’egida del tribunale.

Con l’attesissimo ok del tribunale fallimentare, si scampa l’imminente rischio di fallimento. L’azienda del trasporto publico locale ha oltre 11 mila dipendenti, e un parco bus di quasi 2000 autobus, ma in media – secondo stime del Campidoglio – sono 1.300 quelli che riescono ad uscire ogni giorno, gli altri o sono troppo anziani, o vengono fermati dai guasti.

“Ce l’hanno lasciata con 1 miliardo e trecento milioni di euro di debiti, soltanto 850 bus circolanti sui 2.000 necessari per garantire un servizio adeguato a lavoratori, studenti e turisti”, ha sottolineato oggi la sindaca Virginia Raggi rimarcando di fatto l’aumento di mezzi in funzione.

Mentre il presidente dell’Atac Paolo Simioni ha ricordato: “Quando sono arrivato a agosto 2017 l’azienda non riusciva più a pagare gli stipendi, i fornitori non rispondevano al telefono ed erano arrivati i primi pignoramenti dei conti correnti. Abbiamo subito preso atto della gravità della crisi e ci siamo messi immediatamente al lavoro”.

Tra nuovi mezzi già messi su strada e quelli in arrivo (il Campidoglio ha stanziato 167 milioni di euro per l’acquisto di 600 nuovi autobus nel prossimo triennio e di recente ha previsto circa 18 milioni di euro per l’acquisto di altri nei prossimi 3 anni), l’obiettivo più volte esplicitato dal Comune a 5 Stelle è quello di rinnovare la flotta. Che al momento ha un’età media di oltre 12 anni.

Sui bus, spesso vetusti, si registrano non di rado incendi – come quello divampato a bordo di un mezzo di 15 anni a maggio nella centralissima via del Tritone – o, più spesso, principi di incendio. Tanto che su twitter spopola l’hashtag #FlamBus che conteggia, con tanto di numero di linea e lungo dell’incidente, tutti i “bus flambé alla romana”. Iter concordatario a parte, il prossimo appuntamento rilevante per l’azienda è il referendum cittadino sulla messa a gara del trasporto pubblico di Roma, che si terrà l’11 novembre.

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