Prendevano le pensioni di parenti morti, sequestro a Cosenza

Ufficiali della Guardia di Finanza al lavoro davanti al computer
Ufficiali della Guardia di Finanza al lavoro davanti al computer. (ANSA)

ROMA. – Incassavano le pensioni dei parenti morti. Per questo i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Cosenza, a conclusione di indagini dirette dalla Procura della Repubblica, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 280 mila euro nei confronti di cinque persone accusate di avere incassato indennità pensionistiche erogate dall’Inps in favore di loro familiari deceduti.

Dalle indagini condotte dai finanzieri é emerso l’incasso anomalo da parte di numerosi ultranovantenni di trattamenti pensionistici. Si è proceduto così a verificare la posizione di oltre 15 mila persone beneficiarie di pensione e rientranti negli elenchi nominativi forniti dall’Inps. Dal riscontro eseguito è emerso che alcuni trattamenti pensionistici continuavano ad essere erogati anche dopo la morte del relativo beneficiario, circostanza confermata dai successivi accertamenti eseguiti tra gli intermediari finanziari.

L’accusa nei confronti degli indagati é di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Attraverso l’incrocio dei dati presenti nelle diverse banche dati e le anagrafi di diversi Comuni della Provincia di Cosenza, è stata verificata l’effettiva esistenza in vita o l’eventuale decesso dei soggetti beneficiari della pensione.

Dai riscontri eseguiti è emerso che alcuni trattamenti pensionistici continuavano ad essere erogati anche dopo la morte del relativo beneficiario, circostanza confermata dai successivi ed approfonditi accertamenti eseguiti presso gli intermediari finanziari. In particolare, dall’esame delle movimentazioni dei conti, è emerso che le somme erogate dall’Inps venivano incassate da terzi soggetti cointestatari o da delegati ad operare sui conti del beneficiario deceduto.

Per i cinque indagati il Gip del Tribunale di Cosenza ha emesso il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente del profitto dei reati. Le pensioni indebitamente incassate, secondo quanto riferisce la Guardia di finanza, saranno quindi recuperate attraverso il sequestro dei beni che sono nella disponibilità degli indagati.

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