Rimpatri nomadi Roma. Salvini: “Troppi soldi spesi male”

Un bambino che gioca in un campo nomadi a Roma.
Rimpatri nomadi di Roma

ROMA. – Mentre Virginia Raggi va avanti nella cosiddetta ‘terza via’, tra legalità e inclusione, per superare i campi rom della Capitale, ad irrompere nel già articolato dibattito cittadino sul tema è il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Che commenta così il programma di rimpatri volontari assistiti messo in campo dal Comune per superare uno degli ‘insediamenti’ cittadini, il Camping River: “Ne parlerò con il sindaco Raggi, perché c’è troppa confusione e ci sono troppi soldi pubblici spesi male”.

Al piano in questione hanno già aderito 14 persone che, a fronte di un progetto di inclusione e un contributo economico, sono tornate in Romania. Domani la sindaca Raggi sarà in Romania proprio per verificare di persona l’applicazione di questo programma. Qui incontrerà le istituzioni locali, le imprese e le ong che aderiscono al progetto e alcune delle famiglie che vivevano Camping River e che sono tornate nel loro paese di origine.

“Quattordici… – dice Salvini intervistato da Radio Radio proprio mentre la sindaca è in volo per la Romania – nei campi rom in giro per l’Italia ne vivono tra i 30 e i 40 mila, ne mancano alcune decine di migliaia. Però diciamo che è un buon inizio, mettiamola così”.

“Io – aggiunge il ministro – ne ho visitato più di uno di questi campi rom e come ministro dell’Interno andrò fino in fondo per sapere all’interno dei campi rom chi paga le tasse, chi manda i figli a scuola. Non è un censimento etnico o un ritorno al fascismo, al nazismo, è semplicemente il controllo, soprattutto nell’interesse dei bambini, e la verifica del fatto che si rispetti la legge”.

Nel frattempo la polizia locale di Roma ha iniziato a notificare alle persone che continuano a vivere nel Camping River l’ordinanza della sindaca Raggi che, per salvaguardare le “condizioni igienico-sanitarie” del luogo e delle aree circostanti, dispone l’allontanamento dall’area. Una volta che il documento verrà notificato a tutti gli abitanti del campo scatteranno le 48 ore per liberare la zona. Le famiglie interessate avranno poi tempo fino a fine settembre per aderire al ‘patto di responsabilità’ proposto dal Comune per l’inclusione.

Nel corso dell’intervista radiofonica, il titolare del Viminale riferisce anche che l’atteso incontro con la prima cittadina di Roma si terrà la prossima settimana e preannuncia: “Incontrerò il sindaco per affrontare peraltro i tanti temi di sicurezza che ci sono nella Capitale. Vedrò di dare il mio piccolo contributo, alcune idee chiare ce le ho per ripulire alcune situazioni”.

(di Paola Lo Mele/ANSA)

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