Nicaragua: tredici Paesi latinoamericani preoccupati per le violenze

Nicaragua: una manifestante con un cartello con la scritta "Fuera Ortega"
Una manifestante con un cartello contro Ortega.

BUENOS AIRES. – Tredici Nazioni latinoamericane hanno manifestato “preoccupazione per la violazione dei diritti umani e le libertà fondamentali, e la più ferma condanna per i gravi e reiterati atti di violenza che si stanno producendo in Nicaragua e che hanno provocato fino ad oggi la deplorevole perdita di 300 vite umane e centinaia di feriti”.

In un comunicato diffuso contemporaneamente nelle rispettive capitali, i Paesi firmatari condannano anche “la repressione e la violenza contro studenti e membri della società civile, nonché i ritardi nel fornire assistenza medica alle vittime”. Nella dichiarazione si esige poi “la sospensione immediata degli atti di violenza, intimidazione e minacce diretti alla società nicaraguense; lo smantellamento dei gruppi paramilitari” e “la riattivazione immediata del dialogo nazionale in un clima di rispetto per le libertà fondamentali”.

Nel documento in sei punti i Paesi firmatari quindi “appoggiano la Conferenza episcopale del Nicaragua affinché continui i suoi lavori con l’obiettivo della ricerca e promozione delle soluzioni del conflitto”. Essi rivolgono infine un appello “al governo del Nicaragua e agli altri soggetti sociali affinché dimostrino il loro impegno e partecipino costruttivamente in negoziati pacifici con risultati concreti che affrontino le sfide fondamentali del Paese”.

E ciò “in modo pacifico, comprendendo il rafforzamento delle istituzioni democratiche, l’applicazione delle raccomandazioni della missione di Osservazione elettorale dell’Osa e lo svolgimento di elezioni libere, giuste e al momento opportuno, in un ambiente libero da paura, intimidazioni, minacce e violenza”.

Hanno firmato il documento Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Guatemala, Honduras, Messico, Panama, Paraguay, Perù e Uruguay.

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