Brasile: focolaio morbillo tra indigeni, un bambino morto

Un gruppo di indios Yanomami nell'Amazzonia brasiliana.

BRASILIA. – Un focolaio di morbillo sta colpendo le comunità indigene Yanomani della regione amazzonica del Brasile, al confine con il Venezuela, dove non sono state realizzate campagne di vaccinazione da parte delle autorità sanitarie. Finora, a causa del focolaio, un bambino è morto e sono stati confermati 67 casi di indigeni brasiliani e venezuelani colpiti dalla malattia in quella regione del Nord del Brasile, che si estende attraverso gli stati di Roraima e Amazonas.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un allarme sulla necessità di rafforzare le campagne di vaccinazione contro il morbillo, malattia riapparsa in diversi stati del Brasile dopo essere stata sradicata dal Paese due anni fa.

l sindaco di Manaus, capitale dello stato di Amazonas, ha dichiarato “l’emergenza sanitaria” dopo l’individuazione di 317 persone colpite dalla malattia e di altri 2 mila possibili casi che sono sotto osservazione. Di fronte al quadro di “un’epidemia” a Manaus, questa settimana l’amministrazione comunale ha lanciato una campagna di vaccinazione indirizzata a 27 mila residenti dei quartieri poveri.

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