Fondi Lega: ispettori di Bankitalia a fianco del Pm di Genova

Lega: Francesco Belsito e Umberto Bossi con la mano sul cuore cantando l'inno della Lega
Francesco Belsito e Umberto Bossi

GENOVA. – Saranno i super esperti di Bankitalia a risalire il filo di Arianna che dal Lussemburgo porta in Italia, a Bolzano e Milano per l’esattezza, e indicare alla procura di Genova se i soldi custoditi in un fondo fiduciario sono della Lega Nord.

I pubblici ministeri genovesi hanno nominato come consulenti gli ispettori della Uif, Unità di informazione finanziaria, gli unici a potere analizzare i vari movimenti e passaggi i cui “segreti” sono custoditi tra la documentazione e l’archivio informatico sequestrati lo scorso giugno durante le perquisizioni alla banca Sparkasse.

Saranno loro, in pratica, a dire se quei soldi trasferiti all’estero siano una parte dei 49 milioni di euro della truffa Bossi-Belsito e che, come ha stabilito la Cassazione nei giorni scorsi, devono essere restituiti allo Stato.

Per orientarsi in tutto l’affaire fondi Carroccio occorre fare un passo indietro. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la Sparkasse aveva trasferito in Lussemburgo in un fondo fiduciario 10 milioni di euro. Subito dopo le elezioni del 4 marzo, l’autorità lussemburghese (di fatto simile a Bankitalia) ha bloccato per dieci giorni il trasferimento di tre milioni di euro dal Granducato all’Italia e contestualmente informato i colleghi italiani sul sospetto dell’operazione che potrebbe essere riconducibile ai conti della Lega.

Della movimentazione viene anche informata la magistratura genovese che già a gennaio aveva aperto una inchiesta per riciclaggio dopo l’esposto dell’ex revisore contabile Stefano Aldovisi. La Sparkasse ha sempre sostenuto che quei 10 milioni di euro fossero solo dell’istituto bancario e che il trasferimento fosse legato a ordinarie operazioni di investimento. Il sospetto degli investigatori delle fiamme gialle è che invece quei soldi siano della Lega.

Nel frattempo gli uomini della guardia di finanza stanno esaminando l’intreccio di società, associazioni e fiduciarie che sono state create durante il processo a Bossi e Belsito per la maxi truffa ai danni dello Stato: nel mirino degli inquirenti ci sono almeno una quindicina di “satelliti” di cui si dovrà capire se abbiano ottenuto soldi dal partito o per il partito o se siano soggetti autonomi.

Intanto si aspetta ancora la fissazione dell’udienza davanti al tribunale del Riesame per la “ratifica” della sentenza della Cassazione sui sequestri al Carroccio dei soldi che riceverà in futuro. Il tribunale nella sentenza di condanna per Bossi e Belsito aveva stabilito anche la confisca al partito di 49 milioni di euro. Gli inquirenti ne avevano trovati solo 3 milioni. Il 16 sarà la volta della Lega Toscana che si era opposta al blocco di 19 mila euro nel suo conto.

(di Laura Nicastro/ANSA)

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