Vertice Nato: pressing Usa sugli alleati per più spese

Il norvegese Jens Stoltenberg, Segretario generale della Nato parla dal podio.
Il norvegese Jens Stoltenberg, Segretario generale della Nato

BRUXELLES. – Alla vigilia del vertice Nato di Bruxelles, Donald Trump torna a battere cassa presso gli alleati della Nato. ”Gli Stati Uniti – ricorda in un tweet il presidente Usa – spendono più di qualsiasi altro Paese. Questo non e’ giusto e non è accettabile. Anche se questi Paesi hanno aumentato il loro contributo” all’Alleanza “da quando ho assunto l’incarico, devono fare di piu”’.

A essere sul banco degli imputati, secondo la visione della Casa Bianca, è soprattutto, ma non solo, la ricca Germania. Dove è vero che le spese per la difesa sono cresciute in questi ultimi anni – e arriveranno all’1,5% del Pil nel 2024 – ma non raggiungeranno l’obiettivo del 2% entro dieci anni che i Paesi della Nato si erano dati nel 2014. Stati Uniti a parte, il traguardo del 2% – come ha ricordato recentemente il segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg – è stato finora tagliato solo da cinque Paesi (Grecia, Gb, Estonia, Romania e Polonia) a cui si dovrebbero aggiungere quest’anno la Lituania e la Lettonia. L’Italia e altri 20 Paesi sono ancora lontani dall’obiettivo.

Il premier Giuseppe Conte, che ha in calendario una missione a Washington entro breve, ha però invitato a tenere in considerazione, nel conto della spesa, quanto – e non è poco – il nostro Paese investe nelle missioni all’estero. Quello delle spese militari, cavallo di battaglia di Trump fin dalla sua campagna elettorale, è senza dubbio il tema più scottante sul tavolo del summit chiamato anche a dare una nuova prospettiva al ruolo dell’Alleanza.

Una riunione a cui i leader degli altri grandi Paesi arrivano avendo ancora in mente il voltafaccia improvviso del tycoon americano al G7 canadese. E’ quindi prevedibile che ci sarà un’azione congiunta per cercare di evitare che a Bruxelles si ripeta una scena simile. Ma secondo le previsioni della vigilia, il risultato di questo sforzo, che sarà condotto in primo luogo dal presidente francese Emmanuel Macron e dalla cancelliera Angela Merkel, è tutt’altro che scontato.

Il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, quello della Commissione Jean-Claude Juncker e Stoltenberg firmeranno una dichiarazione congiunta per ribadire e rafforzare la cooperazione tra le l’Unione e la Nato. Ma questo non basterà certo a dissolvere le nubi che si sono addensate sull’esito del summit a causa di molteplici fattori.

Innanzitutto la minaccia ‘trumpiana’ di ritirare truppe dall’Europa, e in particolare dalla Germania. Poi il confronto ‘muscolare’ in pieno svolgimento sui dazi tra le due sponde dell’Atlantico. E infine, ma non certo meno importante, l’incontro che Trump avrà con il presidente Vladimir Putin a Helsinki subito dopo il vertice Nato. Un appuntamento dal quale c’è chi teme possa scaturire un’alleanza Washington-Mosca in chiave anti-Ue.