Mondiali: finisce incantesimo Svezia, hurrà Inghilterra

La gioia degli inglesi dopo il go che li porta in semifinale.
La gioia degli inglesi dopo il go che li porta in semifinale. (ANSA)

ROMA. – Finisce l’incantesimo della Svezia, a innalzare il bicchiere per l’hurrà finale – anzi, semifinale – è l’Inghilterra. Ci vuole un poderoso colpo di testa di Maguire per scardinare la munita roccaforte svedese, ben nota all’Italia, ma poi la nazionale di Southgate sciorina il suo repertorio di giocate, incursioni e trame veloci, trova il raddoppio con talentuoso Deli Alli e chiude in sicurezza la gara di Samara, col decisivo contributo del portiere Pickford, qualificandosi per le semifinali dei mondiali come non le succedeva da Italia ’90. Incontrerà la vincente di Russia-Croazia con concrete possibilità di andare avanti e bissare il titolo iridato dopo oltre mezzo secolo.

Fuori Germania, Argentina, Brasile, ad andare in finale nell’altra parte dei tabellone sarà la vincente di Francia-Belgio. E L’Inghilterra ha una chance memorabile per cancellare decenni di mortificanti delusioni. Southgate infatti ha costruito una squadra omogenea, ben organizzata in difesa, a centrocampo si sommano la quantità di Hendersson, la qualità di Deli Alli e il talento di Lingard. In attacco Sterling è fumoso sotto porta, ma fa saltare le difese mentre Kane, anche quando non segna, gioca per la squadra creando varchi. Protagonista è stato anche il portiere Pickford che ha sbrogliato le poche ma ficcanti azioni avversarie.

C’è voluta pazienza, applicazione e qualità per venire a capo di una Svezia solida, difficile da arginare, più forte della somma delle sue individualità. Ma Granqvist e Lindelof hanno chiuso ogni varco prima di alzare bandiera bianca, mentre Berg ha provato in varie occasioni con qualità a riaprire il match. In ombra Forsberg. Escono a testa alta, tra le sorprese della manifestazione.

Per gli inglesi è invece il ritorno ad una competitività in linea con la qualità del suo celebrato campionato. A Samara sembra una partita a scacchi. Guai a scoprirsi per cui la fase di studio va avanti noiosa con una ragnatela di contrapposizioni a centrocampo che crea un doppio muro invalicabile. Ekdal va quasi a uomo su Lingard, il mutuo soccorso degli svedesi rende complicato l’attacco inglese che prova a sfondare a destra con le incursioni di Trippier.

L’iniziale controllo svedese non porta a nulla perché Toivonen e Berg trovano una difesa molto organizzata. Ci prova Lindelof da 30 metri, ma va poco alto. La gara si può sbloccare solo su palla inattiva e l’Inghilterra ha uno schema oliato sui calci d’angolo. Parte un trenino con Hendersson, Kane, Stones e Maguire, che poi si apre a fisarmonica mettendo in grossa difficoltà anche i giganti svedesi.

E così l’Inghilterra passa al 30′: angolo teso di Young, si libera da dietro Maguire che travolge Forsberg e trova l’angolino. Il gol sblocca la gara, gli svedesi sono costretti ad aprirsi, e la velocità e la tecnica inglese creano pericoli. Sterling crea le occasioni ma non le sfrutta, in particolare al 46′ quando si fa respingere dal portiere, non serve Kane libero e poi libera Granqvist.

Nella ripresa la Svezia non cambia atteggiamento ma va vicino al pari al 1′: su cross da destra bel colpo di testa di Berg su cui si oppone molto bene in tuffo Pickford respingendo. Ma la qualità degli inglesi cresce con la stanchezza degli avversari: al 14′ Trippier allarga per Lingard che confeziona un pallone morbido per Dele Alli che si libera e di testa raddoppia.

La Svezia ora è costretta a scuotersi e lo fa anche con eleganza: al 17′ azione veloce, Berg in area smista di tacco per Claesson e Pickford salva bene. Il portiere si ripete al 26′ su Berg su servizio del nuovo entrato Guidetti. Ma gli inglesi hanno il controllo della partita, attaccano con puntate veloci mentre la Svezia non riesce a rientrare in gara. Il 2-0 fotografa la partita e l’Inghilterra si qualifica per una semifinale mondiale per la prima volta dopo 28 anni.