Vitalizi, il Senato sente Boeri. Fico: “Via le indennità”

Il presidente della Camera Roberto Fico durante una seduta.
Il presidente della Camera Roberto Fico . (Photo by Franco Origlia/Getty Images)

ROMA. – La proposta di delibera presentata il 27 giugno scorso dal presidente della Camera Roberto Fico spinge anche il Senato a discutere di vitalizi. E lo fa in una riunione del Consiglio di presidenza, durata quasi tre ore, durante la quale i senatori M5S ripresentano gli stessi documenti depositati a Montecitorio, mentre le opposizioni prendono tempo insistendo sull’ipotesi del disegno di legge. E questo, nelle stesse ore in cui alla Camera Fico rilancia proponendo lo stop di alcune indennità parlamentari e annunciando la definizione della partita vitalizi nel giro di una settimana.

La parola d’ordine al termine della riunione guidata dal presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati è quella di mantenere riserbo sull’andamento dei lavori, di non sottolineare troppo le differenze di vedute emerse e di affidare solo ad una nota ufficiale la narrazione dell’incontro. Unica decisione che viene comunicata anche “off the record” è quella di convocare in audizione, probabilmente già la prossima settimana, il presidente dell’Inps Tito Boeri.

“Bene l’audizione – commenta il Questore Laura Bottici – ma comunque si deve fare presto”. L’ idea è quella di approfondire la questione del ricalcolo degli assegni degli ex parlamentari sul metodo contributivo che è alla base della delibera di Fico che dovrebbe essere votata tra il 9 e il 13 luglio. Ma, oltre all’audizione di Boeri, nel Consiglio di presidenza del Senato si chiede anche più tempo per approfondire i documenti arrivati dalla Camera e acquisire un parere dal Consiglio di Stato.

“Il fatto – spiega uno dei partecipanti all’incontro – è che puntano sempre a prendere tempo” perché gli ex parlamentari sono sul piede di guerra e il pressing per non toccare i vitalizi è forte. “Nel fascicolo – si insiste – c’è già tutto ciò che serve a decidere, compresi i pareri di numerosi costituzionalisti a favore della delibera. Non servirebbe altro…”.

I 5 Stelle infatti sono decisi a insistere sullo strumento della delibera che porterebbe al taglio dei vitalizi dal primo novembre. Mentre FdI e Pd puntano sul disegno di legge. Il fatto, spiegano, è che per la questione del ricalcolo dei contributi si fa riferimento alla cosiddetta “legge Dini” che non potrebbe essere superata, a loro dire, “da una semplice delibera del Consiglio di presidenza” necessitando invece di una “legge ad hoc”.

Tesi sostenuta anche da buona parte del centrodestra. Le divisioni insomma restano e la speranza del M5S è che il voto della delibera di Fico (oggi scade il termine per presentare gli emendamenti) spinga il Senato a fare altrettanto. Nell’attesa, mentre l’opposizione invoca un percorso autonomo rispetto all’altro ramo del Parlamento,

Fico alza l’asticella: oltre al taglio dei vitalizi vuole cancellare anche le indennità di funzione percepite, in aggiunta alla retribuzione, da chi ha ruoli particolari all’ interno della Camera: i componenti dell’Ufficio di presidenza (Presidente della Camera, vicepresidenti, Questori e Segretari d’Aula), i presidenti, vicepresidenti e segretari delle commissioni permanenti, speciali e Giunte.

(di Anna Laura Bussa/ANSA)