La Sinistra chiama a raccolta per un progetto alternativo

Il logo del PD a pezzi
La sinistra italiana pensa come uscire dall'angolo

ROMA. – Un network di associazioni e fondazioni di diversa ispirazione per dialogare in parallelo con i partiti: la sinistra italiana pensa come uscire dall’angolo e l’ex parlamentare Alfredo D’Attorre lancia questa proposta ad un seminario alla Camera organizzato da diverse associazioni progressiste.

Sul tema ‘Per trasformare l’opposizione in alternativa’ si incontrano giovani della base, la minoranza Pd con Andrea Orlando, Gianni Cuperlo e Francesco Boccia, esponenti di Liberi e Uguali (LeU) come Pietro Grasso, Stefano Fassina e Pietro Fornaro (capogruppo a Montecitorio).

Ci sono i veterani Vincenzo Visco e Massimo D’Alema, ma anche Anna Falcone, pasionaria anti-referendum costituzionale. Pierluigi Bersani non viene, ma in tv dice “c’è ancora chi sta in cattedra. Son tutti scemi a non votarci o sbagliamo noi?”. Per Boccia “bisogna tornare credibili per gli elettori andati con M5S, partendo dai più deboli”.

Primo obiettivo è serrare i ranghi prima delle elezioni europee del prossimo anno. “Bisogna definire il campo della sinistra – dice Orlando -, il Partito socialista europeo (Pse) non è un riferimento”. Se per il voto del 2019 – col proporzionale – Falcone teme “tre liste di sinistra se non di più”, per D’Alema “bisogna avviare un processo di iniziativa politica, senza la ridicola pretesa dell’autosufficienza di Leu, ma neanche aspettando cosa accade nel Pd. Non mi pare ci sia molto da attendersi…”.

Un monito severo proprio nella fase in cui Pietro Grasso sta avviando LeU verso la trasformazione da lista a partito. Altre scintille la provoca D’Alema quando elogia “le sinistre che tornano alle radici” e sono vincenti o vitali in Spagna, Portogallo e Gran Bretagna. E’ “La critica al blairismo dai blairiani degli anni ’90…” replica Giuseppe Provenzano, Pd e vicepresidente Svimez, secondo cui serve “una battaglia politica contro i gruppi che hanno portato la sinistra al disastro”.

Provenzano evoca i giovani e Fabio Perrone dell’associazione ‘I Pettirossi’ attacca Orlando per la politica del suo governo sui migranti – “fossi in lui non dormirei” -, rilanciando il socialismo. Visco, già ministro delle Finanze del centrosinistra, critica Matteo Renzi “che chiedeva l’elemosina in Ue” e paragona il presente ai mortiferi anni ’30 del Novecento. Irridente D’Alema sul Pd: “E’ andato contromano, ha preso un Tir e continua, è diabolico”.

(di Luca Laviola/ANSA)

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