Mattarella tace sulla Lega, valuterà la richiesta dell’incontro

Il Presidente Sergio Mattarella al suo arrivo all'aeroporto di Vilnius in occasione della Visita di Stato nella Repubblica di Lituania.
Archivio: Il Presidente Sergio Mattarella al suo arrivo all'aeroporto di Vilnius in occasione della Visita di Stato nella Repubblica di Lituania. (Foto Ufficio Stampa Quirinale)

VILNIUS. – Guarda con attenzione a quanto succede al Brennero, Sergio Mattarella. E in un colloquio a Vilnius con la presidente lituana Dalia Grybauskaite, ribadisce la necessità di difendere la libertà di movimento garantita da Schengen: chiudere le frontiere avrebbe come effetto di “danneggiare l’economia e i nostri giovani”, afferma, indicando come “stella polare” dell’Italia l’appartenenza a Ue e Nato.

Non c’è traccia, invece, nelle parole e nei ragionamenti del capo dello Stato, della vicenda tutta interna – e di cui giunge eco da Roma – della sentenza dei fondi della Lega. Matteo Salvini invoca con insistenza un incontro con Mattarella perché valuti se la decisione del tribunale “mette in ballo la democrazia”.

Ma il presidente, che fino a domani sarà impegnato nella visita di Stato nei Paesi balcanici, non lascia trapelare niente: non una parola, non un giudizio. E quando la Lega riferisce di contatti in corso con il Quirinale per fissare una data dell’incontro, fonti della delegazione che accompagna il capo dello Stato affermano, con parole che lasciano trasparire una certa irritazione, che Mattarella “è all’estero ed è all’oscuro di qualsiasi contatto”.

Non gli è stata presentata la richiesta e tantomeno si sta fissando una data. Il capo dello Stato valuterà la cosa al suo ritorno. Ma secondo fonti parlamentari non è neanche l’incontro il nodo. Che Mattarella decida o meno di ricevere Salvini, il punto è che si troverebbe di fronte a una richiesta non usuale, che non rientra nelle sue competenze: chiedergli di esprimere una valutazione o magari intervenire su una sentenza della magistratura, peraltro neanche passata in giudicato, vuol dire domandargli di diventare un quarto grado di giudizio.

“E’ fuori da qualsiasi parametro costituzionale”, ha detto l’ex presidente Anm Eugenio Albamonte. Sarebbe intervenire su decisioni di un altro potere dello Stato. E’ solo dei temi al centro della sua visita di Stato, che Mattarella fino a domani si occuperà, non si stancano di ripetere dalla sua delegazione.

L’unico riferimento al governo italiano emerge nelle parole della presidente lituana Grybauskaite, che nelle dichiarazioni alla stampa afferma senza mezzi termini: “Tutti seguivano con apprensione i cambiamenti nel governo italiano e invece Mattarella ha risolto i problemi della coalizione” e garantito che l’Italia “mantenga” la sua storica linea “europeista”, a partire dal “ministro degli Esteri filo-europeo” Enzo Moavero Milanesi. “Grazie per come difende l’unità dell’Ue”, dice la presidente lituana a Mattarella.

(dell’inviata Serenella Mattera/ANSA)

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