Decreto dignità, Cei: “Stop pubblicità gioco d’azzardo segno di civiltà”

Una persona in piedi di fronte a slot machine
Una persona in piedi di fronte a slot machine

ROMA. – La Chiesa italiana chiedeva da tempo un provvedimento contro gli spot legati al gioco d’azzardo. E ora che il governo ha deciso di inserire una norma in questo senso nel cosiddetto ‘decreto dignità’ plaude alla decisione definendola “un segnale di civiltà”, “un argine culturale”.

“Anche la Conferenza Episcopale Italiana ha espresso il suo parere favorevole allo stop della pubblicità al gioco d’azzardo inserito nel decreto dignità. La direzione è quella giusta, andiamo avanti con determinazione”, commenta con soddisfazione il vice premier Luigi Di Maio.

La Conferenza Episcopale Italiana da anni denuncia il proliferare del gioco d’azzardo che colpisce e indebita, fino a ridurle sul lastrico, le famiglie. Il giornale dei vescovi, Avvenire, ha fatto una vera e propria campagna contro le ludopatie con centinaia di articoli, inchieste, commenti. E’ legata alla Cei anche la Consulta Antiusura che ogni giorno ‘soccorre’ famiglie indebitate, e molte di queste proprio a causa delle scommesse.

“Ogni anno – sottolinea il portavoce della Conferenza Episcopale Italiana, don Ivan Maffeis – 16 miliardi e mezzo di euro buttati in slot, scommesse e gratta e vinci. Dietro i soldi, un fenomeno di massa: 17 milioni gli italiani, fra cui mezzo milione di minorenni, alle prese con il gioco d’azzardo. Una patologia che impoverisce sotto il profilo culturale, oltre che economico. Per non dire di quanti, anche qui, decine di migliaia – ricorrono a prestiti illegali e finiscono nelle mani dell’usura”.

“Con Avvenire e le associazioni di volontariato, da anni impegnati su questo fronte, accogliamo come un segnale di civiltà – sottolinea il direttore delle Comunicazioni Cei – il decreto governativo che pone termine agli spot sul gioco d’azzardo”.

Positivo anche il commento di Scienza & Vita: “Come non incoraggiare l’impegno del Governo sul divieto della pubblicità di scommesse, che già si sta scontrando con gli interessi vivi e non sempre innocenti del sistema che da tale business trae lucro”, dichiara il presidente Alberto Gambino, anche Prorettore dell’Università Europea di Roma, legata ai Legionari.

Il presidente della Consulta Nazionale Antiusura, mons. Alberto D’Urso, sottolinea: “Dal decreto Dignità del Governo sulla pubblicità dell’azzardo ci si aspettava scelte ancora più decise. Comunque rappresenta un significativo passo”.

Dal mondo cattolico infine la voce dell’Aiart: “Il gioco d’azzardo ha danneggiato migliaia di famiglie e di giovani e giovanissimi”, dice il presidente nazionale, Giovanni Baggio. “Dopo tanti anni di battaglia per l’annullamento di ogni pubblicità Aiart – conclude il presidente – accoglie con favore e attenzione l’iniziativa del Governo che ne vieta la pubblicità su qualsiasi mezzo”.

(di Manuela Tulli/ANSA)

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