ROMA. – L’ex presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, che sta scontando una condanna a 12 anni di carcere per corruzione, ha confermato in una lettera di essere candidato alle presidenziali del Brasile di ottobre, e ha ribadito la sua innocenza, criticando la giustizia del Paese per tenerlo prigioniero senza prove della sua colpevolezza. “Non ho commesso alcun reato. Lo ripeto: non ho commesso alcun crimine”, ha scritto Lula nella lettera rilasciata dal Partito dei lavoratori, nella quale sfida chi lo accusa a presentare “almeno una prova materiale” che metta in discussione la sua innocenza.
“Io sono candidato a presidente della Repubblica. Sfido i miei accusatori a presentare prove fino al 15 agosto di quest’anno, quando la mia candidatura sarà registrata dalla Giustizia elettorale”, ha detto Lula nella lettera, che è stata condivisa anche sui profili social dell’ex presidente. Nel documento, Lula ha condannato le “manovre” delle quali è stato “vittima” e ha detto che tutto quello che desidera è che le autorità di polizia e giudiziarie “mostrino alla società un’unica prova materiale che ho commesso un crimine”.
L’ex presidente, detenuto per corruzione e riciclaggio di denaro dal 7 aprile scorso, continua a essere in testa nei sondaggi sulle elezioni presidenziali di ottobre in Brasile, nonostante la sentenza che virtualmente non gli permette di candidarsi.