Salvini avverte il presidente dell’Inps: “Ci saranno cambi”

Salvini si tuffa in piscina nell'azienda confiscata alla mafia
Salvini si tuffa in piscina nell'azienda confiscata alla mafia.

MONTERONI D’ARBIA (SIENA). – Dal bordo della piscina dell’azienda agricola nel senese, confiscata a cosa nostra nel 2007, dove poco dopo avrebbe fatto un bagno davanti a telecamere e ospiti, il ministro dell’Interno Matteo Salvini apre un nuovo fronte, sempre legato ai migranti, e manda un avvertimento al presidente dell’Inps Tito Boeri, chiamato in Parlamento a presentare la sua relazione annuale:

“L’immigrazione positiva, pulita, che porta idee, energie e rispetto è la benvenuta – dice su fb -. Il mio problema sono i delinquenti, come quello che ha ammazzato un italiano di 77 anni a Sessa Aurunca, preso a pugni da una di queste ‘risorse’ che ci dovrebbero pagare le pensioni. Perché c’è ancora qualche fenomeno, penso anche al presidente dell’Inps, che dice che senza immigrati è un disastro. Ma ci sarà tanto da cambiare anche in questi apparati pubblici”.

Salvini arriva all’appuntamento a Suvignano, nel comune di Monteroni d’Arbia (Siena), il giorno dopo aver visto dal vivo il suo primo Palio. Visita l’azienda ma ha voglia di parlare dei suoi ‘cavalli’ di battaglia, primo fra tutti la lotta agli scafisti e ai mafiosi che “fanno affari”. Per “loro non ci sarà più lavoro in Italia”, assicura spiegando che la lotta alla mafia è una priorità, sua e del Governo.

Non vuole apparire solo cattivo e a chi gli fa notare che i morti aumentano nel Mediterraneo, il ministro risponde che il suo “obiettivo è sbarchi zero e morti zero” e che, ormai, chi pensava di poter continuare a guadagnare con i disperati, “è ai titoli di coda”, e “deve cercarsi un altro lavoro”.

Però, oltre a Boeri, il vicepremier attacca nuovamente il presidente della Toscana Enrico Rossi e la sua politica dell’accoglienza, sarebbe “il caos”, e gli ricorda che è stato bocciato dai cittadini alle ultime elezioni amministrative. La replica del governatore non si fa attendere, “si goda la vacanza in Toscana, forse il suo suo animo assorbirà un po’ di umanesimo”, replica Rossi.

A Suvignano, però, Salvini è venuto per vedere il bene più grande sequestrato in una regione del centro nord, (ora dell’Agenzia dei beni confiscati: il valore, qualche anno fa, venne stimato intorno ai 23 milioni di euro). “Ma dobbiamo velocizzare le procedure – ha detto il ministro – perché non è possibile che ci siano iter che durano anche 25 anni prima che beni come questo vengano messi a disposizione dei cittadini”.

I suoi modelli sono quelli dei ‘martiri’, dei giudici Falcone, Borsellino e Livatino, “l’antimafia dei fatti”. Il bagno nella piscina, in passato frequentata probabilmente dai boss, il vicepremier forse non l’aveva previsto. Ma quando ha detto “voglio fare un tuffo”, tutti hanno capito che quello sarebbe diventato uno ‘spot’, qualcuno ha pensato ai bagni ghiacciati di Valdimir Putin, ma oggi a Monteroni c’era il sole e faceva caldo, per ribadire che “lo Stato è più forte della mafia”, e di “chi vuole fare soldi con l’immigrazione”.

La tenuta di 713 ettari, non è in Sicilia ma nella “verde” Toscana, e cose come queste dovranno diventare una consuetudine, perchè “la lotta alla mafia è una priorità mia e del governo” ed è una lotta che si fa ai boss “sequestrando tutti i loro beni”, lasciandoli “in mutande”. Com’è stato per gli immigrati, assicura il vicepremier: “non mi fermerò”.

(dell’inviato Domenico Mugnaini/ANSA)