Dazi e crisi Germania azzoppano le Borse

Entrata del Palazzo della Borsa di Milano vista dall'interno con la parola BORSA
Piazza Affari Palazzo della Borsa .

MILANO. – Il rischio di una guerra commerciale globale, costantemente rilanciato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, continua a zavorrare le Borse, dall’Asia all’Europa, passando per Wall Street. Anche la Commissione Ue ha sottolineato come i dazi americani sulle importazioni di auto “danneggino i legami con gli alleati”.

Nonostante i dati Istat sul lavoro, in “netto miglioramento” con la disoccupazione che si ferma al 10,7% (il valore più basso da metà 2012), Piazza Affari ha chiuso in perdita dello 0,92%, dopo aver aperto in ribasso del 2%. Peggio di Milano ha fatto solo Londra, che ha lasciato sul terreno l’1,17%. Ha invece limitato i danni Francoforte, che ha terminato le contrattazioni in ribasso dello 0,55%.

Eppure proprio le vicissitudini del governo tedesco, con la minaccia di dimissioni del ministro degli Interni Horst Seehofer, hanno contribuito a frenare gli investitori del Vecchio continente. Non ha aiutato Wall Street, che ha aperto in terreno negativo mantenendosi in rosso fin dopo la chiusura delle Borse europee, nonostante le buone sorprese emerse con la pubblicazione dei dati sull’attività manifatturiera negli Usa, che sono risultati migliori delle attese.

L’incertezza in Piazza Affari si è manifestata anche sullo spread, che si è mantenuto a livelli alti. Il differenziale Btp Bund ha segnato 234 punti base, contro i 236 di venerdì, dopo una giornata volatile in cui ha superato quota 245. Il rendimento del decennale italiano è al 2,64%. Stabile l’euro, scambiato per tutto il giorno attorno a 1,16 dollari.

In Piazza Affari il titolo peggiore è stato Recordati, che ha lasciato sul terreno il 12,45%. Le azioni sono state scambiate a 29,82 euro. Il loro valore si sta quindi allineando al prezzo dell’opa lanciata dal fondo Cvc (28 euro). Male Fincantieri (-7,45%): secondo alcune indiscrezioni, gli investitori temono che le frizioni fra Francia e Italia in tema immigrarti possano riflettersi sugli accordi con Stx.

In perdita Mediaset (-3,65%), in calo da venerdì dopo un report di Morgan Stanley e non aiutata dall’auspicio del vicepremier Luigi Di Maio, che ipotizza la nascita di una ‘Netflix italiana’. Bene Banco Bpm (+0,84%) e Unipolsai (+0,4%). Piatta Fca: a Borsa chiusa è uscito il dato sul calo delle vendite a giugno in Italia.

Resta intanto sul banco il Dl dignità. La risposta del mercato al provvedimento, affrontato in serata dal governo, ci sarà alla riapertura della Borsa.

Lascia un commento