Nicaragua: gli Usa revocano visti per violazioni dei diritti umani

Nicaragua: una manifestante con un cartello con la scritta "Fuera Ortega"
Una manifestante con un cartello contro Ortega.

ROMA. – Gli Stati Uniti hanno imposto maggiori restrizioni sui visti per i responsabili delle violazioni dei diritti umani in Nicaragua, dove continuano le proteste per chiedere le dimissioni del presidente Daniel Ortega e la fine delle violenze che finora, secondo una ong locale, hanno causato almeno 285 morti in poco più di due mesi. Lo riporta il sito d’informazione Infobae.

“Mentre il governo nicaraguense continua a usare la violenza per reprimere le proteste pacifiche, noi continueremo a revocare i visti ai responsabili” di questi fatti, ha scritto in un tweet il vicesegretario di Stato Usa aggiunto per gli affari dell’emisfero occidentale, Francisco Palmieri.

All’inizio di giugno, con questa misura Washington aveva revocato i visti ad alcuni ufficiali di polizia del Nicaragua e a funzionari comunali, accusati di aver realizzato violazioni dei diritti umani e di minacciare la democrazia nel Paese centroamericano.

Intanto, sono continuate le azioni degli oppositori al governo del Nicaragua. Con bandiere multicolori gruppi del movimento per la difesa dei diritti lgbt hanno manifestato nella capitale Managua. “In questa dittatura anche noi siamo senza diritti. Ortega deve andarsene”, ha dichiarato Damaso Vargas, un giovane trans che ha aderito alla mobilitazione.

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