Conte andrà da Trump: “Italia chiave nel Mediterraneo”

Trump e Conte si stringono la mano, mentre il presidente Usa indica l'italiano.
Trump e Conte si stringono la mano al G7. (ANSA)

ROMA. – Una visita per “rafforzare la cooperazione” tra Italia e Usa, con uno sguardo particolare al ruolo di Roma nel Mediterraneo. Ma soprattutto per approfondire quella ‘chimica’ positiva scoccata fin dal primo incontro al G7 in Canada tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: è con questo orizzonte che stato fissato per il 30 luglio il primo viaggio del premier a Washington, invitato alla Casa Bianca.

Un appuntamento che arriva mentre tra gli Stati Uniti e l’Europa i rapporti sono quasi ai minimi storici, con la svolta protezionista e la guerra commerciale scatenata da Trump contro l’Ue, in cui a essere nel mirino è però soprattutto la Germania. Con le bordate sulla Nato, cui gli europei contribuirebbero troppo poco. E mentre gli Stati del Vecchio Continente sono alle prese con la crisi politica sulle migrazioni: temi che con ogni probabilità saranno in alto nell’agenda del colloquio.

Sui migranti, in particolare, Trump si era già congratulato pubblicamente con Conte per il suo essere “molto duro” sulla questione. “L’Italia – sottolineano ora dalla Casa Bianca – è un partner chiave nel portare stabilità nella regione del Mediterraneo”. La nascita del governo giallo-verde era stata salutata subito con favore a Washington.

Senza scomodare il tifo sfegatato per l’alleanza M5s-Lega fatto dal profeta dei populismi Steve Bannon – che ormai di Donald Trump è solo l’ex stratega – è stato lo stesso tycoon a non nascondere di vedere in Roma una sponda amica in territorio europeo: a livello internazionale, ha detto in un’intervista di qualche settimana fa, “ho grandi amicizie: il nuovo premier italiano è un grande”.

Ancora troppo poco, forse, per evocare un asse privilegiato tra un presidente Usa che con le sue iniziative sta stravolgendo molti pilastri dell’attuale ordine mondiale e il premier di un governo italiano che – in Europa – si è posto finora con un approccio di rottura rispetto al passato.

Tra i due la prima convergenza significativa si è registrata proprio su un tema che a Bruxelles fa storcere molti nasi: al debutto di Conte al G7, quando Trump ha aperto all’idea di riportare la Russia al tavolo dei grandi, ha incassato l’appoggio – solitario – dell’Italia, che spinge su una normalizzazione con Mosca. Anche questo sarà probabilmente un tema della visita, fissata appena due settimane dopo un vertice Nato a Bruxelles che si preannuncia ad alta tensione e un successivo summit tra lo stesso Trump e il presidente russo Vladimir Putin a Helsinki.

(di Salvatore Lussu/ANSA)

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