Carrello della spesa spinto dai prezzi di vino e pasta

L' interno di un supermercato, 13 settembre 2012 a Pontedera (Pisa).

ROMA. – L’inflazione accelera in Italia con un balzo degli alimentari nel carrello della spesa. A spingere in alto i prezzi sono gli aumenti, rispetto allo scorso anno, di prodotti caposaldo della nostra alimentazione e dell’industria agroalimentare italiana come la pasta (+6,6%), il vino (+6,3%), la verdura (+4,6%) e la frutta (+7,8%). I dati emergono da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sull’andamento dei prezzi a giugno.

L’associazione degli agricoltori sottolinea che l’aumento dei prezzi è anche effetto del clima impazzito con gelate, grandine, bombe d’acqua e trombe d’aria che hanno colpito a macchia di leopardo la Penisola causando oltre mezzo miliardo di danni nelle campagne.

Il crollo della produzione ha effetti così sugli acquisti “con il rischio di speculazioni nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola, a danno dei consumatori e dei produttori, a partire dal grano” come è stato denunciato dalla stessa Coldiretti in Calabria.

Nello specifico, secondo l’associazione, i prodotti alimentari lavorati registrano una crescita in termini tendenziali del 2,4% con punte del 6,3% per i vini da uve e del 6,6% per la pasta secca, pasta fresca e preparati di pasta.

I prodotti alimentari non lavorati risultano in accelerazione su base annua del 3,4% con punte per i prezzi dei vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate, che salgono su base annua del 4,6% e per la frutta fresca e refrigerata che registra un aumento del 7,8%.

“Gli aumenti al dettaglio non si trasferiscono alla produzione agricola poiché – fa notare Coldiretti – per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi in Italia vanno a remunerare il prodotto agricolo mentre il resto viene diviso tra l’industria di trasformazione e la distribuzione commerciale”.

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