L’incontro di Conte con Macron per evitare l’isolamento

Migranti a prua della Lifeline..
Migranti a prua della Lifeline.. ANSA/HERMINE POSCHMANN / MISSION LIFELINE

ROMA. – Matteo Salvini era appena atterrato in Italia dalla Libia, dopo aver definito Macron “dieci volte più cattivo di Orban”, mentre alla Casina Valadier si stavano mettendo a punto gli ultimi dettagli per l’incontro del capo dell’Eliseo con Giuseppe Conte, chiesto proprio dal premier.

L’obiettivo era quello di cercare di abbassare i toni in vista della difficile trattativa di giovedì prossimo a Bruxelles. Un obiettivo al quale Conte ha iniziato a lavorare già dal vertice di domenica scorsa, consapevole del fatto che proseguire con lo scontro frontale potrebbe mettere l’Italia inesorabilmente all’angolo.

Di qui la scelta di sgombrare il campo da attacchi e proclami e presentarsi con una proposta precisa. E partire da quella per sciogliere il ghiaccio con il “nemico numero uno” dell’Italia (come lo aveva definito il vicepremier Di Maio), che si trovava seduto proprio accanto a lui a Bruxelles. “La sua forza sono i modi”, assicura chi gli lavora accanto.

E Conte in effetti, mentre in Italia i leader del governo giallo-verde continuano ad accusare Macron di “arroganza” e di bere troppo champagne, è riuscito ad aprire un canale di dialogo con l’inquilino dell’Eliseo. Che ha portato, al termine di una giornata di fitto lavoro diplomatico, all’incontro segreto di ieri sera nel cuore di Villa Borghese. Un colloquio rimasto informale, a sentire Macron, per rispetto del protocollo della visita ufficiale dal Papa. Ma c’è chi lascia capire che una visita istituzionale avrebbe dovuto superare troppi ostacoli per concretizzarsi.

Di certo si è trattato di un confronto durato assai più di un classico bilaterale: un’ora e mezza di colloquio, di cui si è saputo solo oggi, per trovare un punto di incontro sull’argomento che più allontana in questo momento Italia e Francia, che crea non pochi grattacapi anche al governo gialloverde e che, dopo l’allineamento di Madrid con Parigi e Berlino, avrebbe lasciato l’Italia di fatto isolata in sede di trattativa al Consiglio europeo.

Di qui la decisione di Conte di giocare d’anticipo, continuando a restare un passo indietro sul fronte dei proclami e delle dichiarazioni squisitamente politiche, ma puntando a giocare un ruolo più pratico, concreto e di pontiere, tra gli attacchi di Salvini e le esigenze insite nelle trattative diplomatiche tra paesi.

Un desiderio, quello di abbassare i toni, condiviso in buona parte anche dai Cinque stelle, che nei giorni scorsi hanno provato ad allinearsi ai toni duri imposti da Salvini sull’immigrazione, consapevoli però del fatto che non sono queste le priorità dei loro elettori, come emerso dalle urne.

Anche Macron – che non a caso ha precisato che l’incontro è stato chiesto da Conte – del resto ha tutto l’interesse a spuntare ogni arma a Salvini, che vede come il fumo negli occhi al pari di Marine Le Pen in patria, dimostrando che non è con le minacce ma con il dialogo che si ottengono i risultati. E che in virtù di un accordo, Malta – a differenza di quanto fatto nei giorni scorsi – potrebbe ora far entrare in porto la Lifeline.

(di Paola Tamborlini/ANSA)

Lascia un commento