Boccia: “Basta questioni ideologiche, Tav è determinante”

Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia risponde ai giornalisti.
Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia

TORINO. – Gli industriali scendono in campo in difesa dell’alta velocità Torino-Lione. Dal nuovo quartiere generale Lavazza, la Nuvola, dove è convocata l’assemblea degli imprenditori torinesi, parte un messaggio chiaro al governo. “La Tav è un’opera determinante, le infrastrutture non sono una questione ideologica. Portano occupazione sia nel momento iniziale sia in quello successivo perché creano competitività”, afferma il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.

“Bloccarla sarebbe solo un gesto autolesionistico. Punitivo per il Nord Ovest e le sue ragioni di sviluppo”, concorda, tra gli applausi della platea, il numero uno degli industriali torinesi, Dario Gallina. Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, chiede ai “giovani rappresentanti del sistema industriale e culturale, non solo torinesi e piemontesi, ma anche lombardi e veneti, di creare una lobby trasparente e democratica, a sostegno della Tav”.

Un segnale positivo arriva dalla sindaca di Torino, Chiara Appendino: “Ho fiducia che il ministro Toninelli affronterà il problema in tempi brevi e in modo non ideologico. Poi potrà partire un confronto sereno tra le parti”, afferma. La Tav non è l’unica questione che divide gli industriali dal governo. Boccia prende le distanze anche sul tema pensioni.

“Non siamo ancora entrati nel merito della proposta Di Maio. Le pensioni sono una questione, ma non possono essere la questione prioritaria del Paese. Bisogna parlare di lavoro e di giovani mettendoli al centro dell’attenzione”. Concorda con il leader di Confindustria l’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero: “Sono contenta che anche Confindustria riconosca che il tema pensioni non è la priorità. Ho sempre sostenuto che il problema principale è il lavoro, soprattutto quello dei giovani”.

Secondo Fornero, “nulla vieta che, in un’ottica di continuità con quanto fatto dal governo Gentiloni, si possa fare un recupero di flessibilità in particolare per le categorie più disagiate mettendo i costi a carico della collettività. In questa prospettiva intervenire sulle pensioni alte con un contributo di solidarietà può non essere sbagliato, ma certo non si possono reperire risorse sufficienti a finanziare interventi duraturi”.

Boccia concorda invece con il governo sul fatto che la questione migranti deve essere affrontata dall’Europa. “L’Italia non può essere l’unico Paese a occuparsi di problemi così gravi”, afferma il presidente di Confindustria che invita però l’esecutivo “a non usare l’Europa per non affrontare le questioni italiane”.

(di Amalia Angotti/ANSA)

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