Mondiali: Spagna soffre col Marocco, ora c’è la Russia

Sergio Ramos e Andres Iniesta festeggiano il 2-2 finale e il passaggio agli ottavi
Sergio Ramos e Andres Iniesta festeggiano il 2-2 finale e il passaggio agli ottavi.(EPA/MARTIN DIVISE)

ROMA. – Una Spagna sprecona e confusionaria ha rischiato di regalare la sorpresa più grossa del Mondiale russo. A Kiliningrad la Roja acchiappa all’ultimo respiro il pareggio (2-2) contro il Marocco già eliminato e, complice il concomitante pareggio dei ‘cugini’ portoghesi con l’Iran, riesce anche a regalarsi il pass per gli ottavi da prima classificata del Gruppo B, ‘regalo’ non da poco visto che adesso se la dovrà vedere contro i non trascendentali padroni di casa della Russia, piuttosto che contro lo scorbutico Uruguay.

A Kaliningrad succede un po’ di tutto, al di là di quello che racconta la statistica (75% di possesso palla per gli uomini di Hierro), con i Leoni dell’Atlante che mettono paura, e non poco, alla Roja, ben due volte in svantaggio e che trova il pari solo nel recupero (91′) grazie al neoentrato Iago Aspas. Merito di un ottimo Marocco che ha onorato il Mondiale fino in fondo e che deve recriminare non poco per un torneo tutto sommato sfortunato (vedi l’autorete al ’95’ all’esordio contro l’Iran).

Hierro si presenta con la novità Thiago Alcantara al posto di Vazquez e Silva e Isco dietro il recuperato D. Costa. Renard si schiera a specchio (4-2-3-1) anche se in fase di non possesso si contano fino a 7 giocatori al limite dell’area piccola.

Sul piano tecnico non c’è gara e il Marocco si affida alle ripartenze e agli errori degli avversari. Come accade al 14′ quando un pastrocchio a metà campo Iniesta e Ramos mette le ali a Boutaib che si invola verso De Gea e lo buca per l’insperato 1-0. Il vantaggio dura lo spazio di 5′, il tempo che Iniesta inventi calcio e assist: uno di questi arriva sui piedi di Isco che da due passi la mette dentro.

Sembrerebbe tornato tutto a posto dopo la sbandata, ma la Spagna torna pasticciona e, soprattutto, imprecisa e nonostante la serata di verve di ‘don Andres’, il vantaggio non arriva. E’ anzi il Marocco ad andare di nuovo avanti ma stavolta De Gea stoppa Boutaib da campione. La partita è nervosa e scorbutica (alla fine 6 gialli per i maghrebini) e la Roja col passare del tempo perde il filo e anche lucidità.

La ripresa corre sugli stessi binari del primo tempo: palla a Iniesta e Busquets e Marocco che prova a ripartire con un Boutaib in serata di grazia. Al 10′ addirittura regala la sensazione del gol ma l’incrocio dei pali nega la gioia ad Amrabat. Subito dopo tocca a Saiss salvare sulla linea di porta una incornata di Isco.

Il Portogallo nel frattempo vince e Hierro corre ai ripari, inserendo Asensio e Iago Aspas per D.Costa e T.Alcantara. Per la verità non cambia molto, con la Spagna a riversarsi nella metà campo del Marocco che però si difende ordinatamente. Così a 9′ minuti dalla fine accade l’incredibile: basta un corner e il neoentrato El Nesyri con un imperioso stacco di testa regala una serata da sogno a Hervè Renard.

Sembrerebbe tutto finito ma con la Spagna mai dire mai e così, complice anche la Var, arriva il giusto pari, con la ‘moviola’ protagonista: qui convalida il pari di Aspas in pieno recupero (bellissimo colpo di tacco), a Saransk invece regala il pari su rigore all’Iran con la classifica di nuovo sottosopra: la Spagna vince il girone e si regala domenica 1 a Mosca prossimo la Russia, il Portogallo di CR7 si becca invece l’Uruguay, sabato 30 a Sochi.

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