I timori sulla guerra dei dazi affossa le Borse

Una linea di montaggio di automobili
Dazi del 25% sulle auto dall'Ue

MILANO. – I venti di guerra per i nuovi dazi in arrivo dagli Stati Uniti, affossano le Borse che archiviano la prima seduta della settimana in profondo rosso. Dopo l’alluminio e l’acciaio ora il presidente Donald Trump pensa di imporre dazi al 20% sull’import di auto costruite in Europa.

Non si fa attendere la risposta dell’Europa che si dice pronta a rispondere agli Usa sulle auto. Intanto Harley-Davidson corre ai ripari e prevede di spostare parte della produzione delle sue moto fuori dagli Stati Uniti in risposta ai dazi europei.

L’amministrazione statunitense prevede anche il bando agli investimenti cinesi in aziende tecnologiche Usa e il blocco di export di tecnologia verso la Cina. Nel mirino ci sono le società con oltre il 25% del capitale in capo a soggetti cinesi mentre le società “industrialmente dotate di significativa tecnologia” saranno off limits.

L’intero pacchetto di provvedimenti, svelato dal Wall Street Journal, saranno annunciati entro la fine della settimana, a pochi giorni dal 6 luglio, giorno dell’entrata in vigore del nuovo ciclo di dazi al 25% sull’import cinese per i primi 34 miliardi di dollari sul totale di 50 miliardi, annunciate il 15 giugno.

E’ dura la risposta che arriva dal Vecchio Continente, con il vicepresidente della commissione europea, Jyrki Katainen, che da Pechino, annuncia che se ci “saranno misure dobbiamo rispondere a Trump, così come abbiamo fatto con i dazi su acciaio e alluminio”.

Unione Europea a Cina daranno vita a gruppi di lavoro per “aggiornare – ha aggiunto – al nuovo ambiente” le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto).

A ricordare che i conflitti commerciali possono accrescere i rischi sull’economia è stato il membro del consiglio direttivo dell’Eurotower Vitas Vasiliauskas secondo il quale mentre il “Qe ha dei limiti, il piano di reinvestimento è un fattore molto importante del programma” e “abbiamo anche strumenti aggiuntivi che sono stati utilizzati e possono essere utilizzati in futuro, se necessario” come “ad esempio il Tltro (asta di liquidità a lungo termine della Bce, ndr) che è stato uno strumento di grande successo”.

Il timore di un nuovo fronte di scontro ha portato scompiglio anche a Wall Street che ha toccato i minimi di giornata. Con i venti di guerra commerciale e le Borse in calo, torna forte l’euro che accelera il passo e risale a 1,17 dollari, per la prima volta da metà giugno.

Tra le Borse europee, Francoforte (-2,5%) ha indossato la maglia nera appesantita anche dal calo a giugno dell’indice sulla fiducia delle imprese tedesche. In profondo rosso anche Milano (-2,4) dove hanno sofferto le banche ed il comparto delle auto. Tornata la tensione sui titoli di stato con lo spread tra il Btp ed il Bund a 249 punti base ed il rendimento del decennale italiano salito a 2,81%.

(di Massimo Lapenda/ANSA)

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