Mondiali: Germania scaccia l’incubo, Svezia cade al 95′

I tedeschi festeggiano il gol nei tempi supplementari.
I tedeschi festeggiano il gol nei tempi supplementari. (ANSA)

ROMA. – All’inferno e ritorno per la Germania campione del mondo. Al 45′ della sfida con la rocciosa Svezia a Sochi, la squadra di Joachim Loew stava perdendo 1-0 e, senza nerbo e senza idee, era di fatto fuori dal Mondiale. Dal baratro ne è venuta fuori, dopo altri 53′ minuti di sofferenza, grinta e fortuna, vincendo 2-1 grazie una rete di Kroos al 5′ di recupero.

Il torneo non perde così una delle sue protagoniste più attese, rafforzata ora da una prova di carattere che cancella in gran parte la brutta sconfitta col Messico e anche le incertezze odierne. La Svezia ha visto invece svanire in un attimo la concreta speranza di accedere agli ottavi. Tutto resta comunque aperto nel gruppo F, che sarà deciso mercoledì prossimo dai confronti Germania-Corea del Sud e Messico-Svezia.

Era una partita da ultima spiaggia per i tedeschi e Loew dopo la brutta esperienza con il Messico ha messo pesantemente mano alla formazione, togliendo Khedira, Ozil e Plattenhardt oltre all’infortunato Hummels. Ruediger ha trovato posto in difesa, Rudy a centrocampo e Reus sulla trequarti, con Werner confermato unica punta, una scelta che nel primo tempo non ha pagato.

Il ct svedese Andersson ha confermato la solida formazione che ha vinto senza incantare contro la Corea.

In un copione scontato, la Germania è partita col piede sull’acceleratore e con le mosse giuste, tanto che nel giro di pochi minuti ha avuto ottime occasioni con Draxler e Werner. Sembrava, era, un assedio vero e proprio, con la Svezia chiusa a ridosso della sua area.

Presto però sono arrivati i primi allarmi. Tra il 6′ e il 12′, Forsberg e Berg hanno fatto breccia, fermati a stento, e probabilmente anche in maniera poco corretta, prima di poter fare male. La Germania ha insistito nella sua manovra, lenta e prevedibile, senza scomporsi, ma al 32′ – poco dopo l’ingresso in campo di Gundogan al posto di Rudy infortunato – c’è stato il colpo di scena: su un errore in disimpegno di Kroos, Claesson ha pescato in area Toivonen che con un abile pallonetto ha beffato Neuer.

Una voragine si è aperta sotto i piedi della Germania, che si è incartata ancor di più in un gioco inconcludente, e nel recupero solo una gran parata di Neuer su Berg ha evitato il 2-0. Al ritorno in campo, la Germania ha schierato Gomez al posto di Draxler, con Werner spostato in posizione più defilata. Non è stata una coincidenza l’immediato 1-1 firmato da Reus, rapido a intervenire su un traversone dalla sinistra proprio di Werner.

La Germania ha provato ad affondare subito il colpo per evitare nuove sorprese, ma sia Hector, sia Gomez hanno mancato occasioni favorevoli. La Svezia intanto aveva perso smalto, limitando le ripartenze che tanto male avevano fatto, ma con lo scorrere dei minuti sembrava poter resistere, col vantaggio poi negli ultimi 15′ di giocare 11 contro dieci per l’espulsione di Boateng per doppia ammonizione.

Nei minuti finali, le ultime e disperate fiammate tedesche: al 43′, un colpo di testa, ravvicinato ma centrale, di Gomez ha trovato pronto Olsen e già recupero il palo ha respinto un tiro del nuovo entrato Brandt. Sembrava finita, ma su una punizione al 50′ dal limite sinistro dell’area Kroos si è fatto perdonare la grave incertezza sullo svantaggio con un tiro imprendibile per Olsen. Un gol che potrebbe pesare molto sulle sorti dell’intero mondiale.