Macron e la lebbra populista, insorge l’opposizione

Il presidente francese Macron durante una visita a gendarmerie e polizia di Calais.
Il presidente francese Macron durante una visita a gendarmerie e polizia di Calais. (GettyImages)

PARIGI. – “Ipocrite”, “irresponsabili”, “incendiarie”: le parole di Emmanuel Macron sulla “lebbra populista” che cresce in Europa non sono affatto piaciute, oltre che all’Italia, alle forze di opposizione in Francia. Da Marine Le Pen ai comunisti passando per i Républicains, per tutto il giorno sono piovute accuse contro l’uscita pronunciata dal presidente a Quimper, in Bretagna.

Un monito, quello del leader quarantenne, che già iaveva suscitato la secca replica a stretto giro di posta di Luigi Di Maio e poi di Matteo Salvini. Oltralpe, la prima reazione è giunta dalla leader del Rassemblement National (ex Front National) e alleata di ferro della Lega, Marine Le Pen, che si è chiesta se il presidente non voglia fare “litigare” la Francia con il “resto del mondo”.

Mentre la portavoce dei Républicains, Laurence Sailliet, si è detta “scioccata” per quelle che bolla dichiarazioni “irresponsabili”. “Chi sono i lebbrosi? I francesi preoccupati per l’immigrazione di massa?”, è la domanda retorica della repubblicana. Invece di parlare “in questo modo”, ha aggiunto intervistata da L’Opinion, “Macron farebbe meglio a chiedersi quali sono le cause della crescita del populismo”.

Dal lato opposto dello scacchiere politico, l’ex candidato socialista alle presidenziali, Benoit Hamon, ha bacchettato un presidente “ipocrita” e “incendiario”. “La lebbra populista – ha affermato ironicamente su Twitter – non ha evidentemente nulla a che vedere con la peste neo-liberale che ha coscientemente abbattuto le difese dei cittadini europei su servizi pubblici, diritto al lavoro e protezione sociale”.

Per il segretario del Partito comunista (Pcf), Ian Brossat, le parole del presidente “stonano rispetto alla politica che Monsieur Macron sta conducendo nel proprio Paese”. Quindi l’affondo: “Umanista da quattro soldi”. Tweet al veleno anche da parte del sovranista Nicolas Dupont Aignan. “Dopo i fannulloni, gli analfabeti e quelli che non sono niente, benvenuti tra i lebbrosi”. Un riferimento ad alcune precedenti uscite polemiche di Macron.

Per la parlamentare affiliata al Front National, Emmanuelle Menard, l’attuale inquilino dell’Eliseo secondo i sondaggi sempre più popolare a destra vuole “spaventare tutti”. E però, per lei, “non è la lebbra che cresce in Europa, ma semplicemente i popoli che dicono ‘non vogliamo più un certo numero di cose'”, dice a LCP.

Da parte sua, il presidente onorario della Ligue des Droits de l’Homme, Henri Leclerc, si dice invece “ancora attratto dal discorso di Macron: mi dispiace solo che sia stato zitto il giorno in cui l’Aquarius non sapeva più dove andare”.

(di Paolo Levi/ANSA)

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