La criminalità fa più paura, una donna su tre non esce la sera

Carabinieri effettuando perquisizioni, ripresi di spalle su un balcone.
Carabinieri, guardia di finanza e polizia in azione. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA. – Un italiano su 3 ritiene di vivere in una zona a rischio criminalità. E quasi uno su due dà un giudizio negativo sul controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine. Sono i dati che spiccano nel report dell’Istat sulla percezione della sicurezza, che si riferisce al biennio 2015 e 2016. Perchè in un quadro sostanzialmente immutato rispetto all’ultima rilevazione fatta tra il 2008 e il 2009 – con una diminuzione del sentimento di insicurezza, che comunque resta abbastanza diffuso – rappresentano i fenomeni in crescita.

Il quadro che emerge dalla ricerca su un campione di 50.351 persone è complesso. Se cala il timore di scippi, rapine e furti d’auto e violenze sessuali, più della metà dei cittadini è molto o abbastanza preoccupato per i furti in casa. E una donna su tre non esce la sera da sola per paura e la pari percentuale che lo fa si sente comunque insicura.

E’ il 33,9% della popolazione con più di 14 anni a ritenere di vivere in una realtà molto o abbastanza a rischio di criminalità; un dato decisamente in aumento (+11,9 punti percentuali) rispetto a 10 anni fa. E’ il sentimento soprattutto di chi risiede nei comuni centro delle aree metropolitane (54,5%) e soprattutto in Lazio (49,7%)e Campania (39,8).

In calo evidente la fiducia sul controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine: il 46,4% degli italiani, dà una valutazione negativa, un dato in peggioramento rispetto al 38,4% della precedente rilevazione. Giudizi più positivi sono espressi da coloro che vivono nei centri di piccole dimensioni.

Tra i critici è opinione diffusa che le forze dell’ordine dovrebbero transitare più spesso nelle strade (55,5%), essere più numerosi (44,2%) o più presenti sul territorio (26,6%), e in particolare nelle zone a rischio (20,5%) e di notte (20,3%). Tra le regioni nella quali paura e preoccupazione sul fronte della sicurezza sono più marcate ci sono Lazio, Lombardia, Campania e Puglia.

Se sei italiani su 10 si sentono sicuri camminando per strada da soli la sera, il 27,6% (dato lievemente in diminuzione) ha invece la sensazione opposta. La paura delle donne di uscire da sole di sera è quasi doppia di quella degli uomini (35,3% contro il 19,3%) ed è quadrupla la quota di donne che perciò resta a casa (36,6% contro 8,5%). E’ la scelta che fa anche una persona anziana su due.

La maggiore insicurezza si riscontra al centro e al nord ovest. In particolare il valore massimo in Lombardia (34,9% intervistati), seguita da Lazio (33,9)e Puglia (32,95). Mentre a Bolzano si registrano i picchi più elevati di sicurezza (l’81,1%) seguita da Valle d’Aosta (78,35), provincia autonoma di Trento (77,6) Sardegna (75,5%) e Basilicata (74,9%).

Nel complesso sono meno rispetto al passato i cittadini preoccupati di subire uno scippo o un borseggio (41,9%, -6,3 punti percentuali dal 2008-2009), un’aggressione o una rapina (40, 5%, -7,1 ), il furto dell’auto ( 37%, -6,7) e una violenza sessuale (28,7%, -14). Il 60,2% dei cittadini è molto o abbastanza preoccupato dei furti nell’abitazione (unico dato stabile). Mentre per quanto riguarda il degrado socio-ambientale percepito (dalla presenza di vagabondi , atti di vandalismo, persone che spacciano, scarsa illuminazione delle strade) è il Lazio ad avere la maglia nera.