Il Venezuela presente nei mondiali di calcio dal 1934

La Coppa Rimet.
La Coppa Rimet.

CARACAS – Leggendo il titolo avrete pensato che siamo impazziti. Direte: “Il Venezuela non ha mai partecipato ad un mondiale di calcio per adulti!”. Le storie che stiamo per raccontarvi non sono state scritte dentro il rettangolo di gioco, ma oltre le quattro righe che delimitano il campo.

Il Venezuela ha detto per la prima volta presente in una kermesse iridata nell’edizione del 1934. Il italiano iniziò il 27 maggio, si concluse il 10 giugno. Vi parteciparono sedici squadre: Italia, Argentina, Brasile, Spagna, Francia, Romania, Austria, Cecoslovacchia, Svezia, Svizzera, Ungheria, Stati Uniti, Olanda, Germania, Belgio, Egitto. Si giocò a Roma, Firenze, Bologna, Genova, Torino, Trieste, Napoli. Mancavano i campioni del mondo dell’Uruguay, risentiti nei confronti dell’Italia poiché Roma aveva disertato il Mondiale uruguagio. Il torneo fu vinto dalla nazionale italiana. Fin qui la storia é nota a tutti. Per il torneo andato in scena nel bel paese furono accreditati 277 giornalisti, uno di loro era venezuelano. Il nome di questo pioniero é sconosciuto! Una volta il giornalista Abelardo Raidi parló di questo evento. “Non só chi era! Ma non necessariamente era un giornalista. Forse era un diplomático dell’ambasciata del Venezuela che si é accreditado per assistere all’evento”.

Godigna é stato il primo allenatore della Vinotinto

Quattro anni dopo, la kermesse iridata fu ospitata dalla Francia. La finale andó in scena nello stadio Colombes di Parigi e vide gli azzurri vincere il suo secondo mondiale 4-2 contro l’Ungheria, allora la nazionale magiara era una corazzata vincente. Sugli spalti, per assistere alla finalissima c’erano 60 mila spettatori tra cui l’italo-venezuelano Armando Franceschi Venturini. Questo tifoso era partito da Bruxelles per vivere l’esperienza del mundial. A fine gara, Franceschi Venturini invio al mister italiano Vittorio Godigna, allora allenatore della vinotinto, una sorta di articolo sulla finale con commenti delle altre gare del torneo che si era disputato in Francia. Questa lettera fu poi pubblicata dal quotidiano “El Universal”.

Poi ci fu lo stop a causa della Seconda Guerra Mondiale e saltarono le edizioni del 1942 e 1946. Si tornó a parlare di calcio nel 1950, in Brasile. Kermesse iridata che passó alla storia per il famoso “Maracanazo” dove l’Uruguay vinse il suo secondo mondiale a spese dei verdeoro (allora in maglia bianca e bordi blu, poi cambiata per scaramanzia). Nel torneo disputato nel paese amazzonico ci fu la prima radiocronaca per il Venezuela. La voce incaricata di descrivere la gara fu quella di Oscar Artacho che era trasmessa nelle onde hertziane di Radio Continenta 590 AM.

In Svizzera, nel 1954, oltre al famoso “Miracolo di Berna” (la vittoria a sorpresa della Germania sull’Ungheria) ci fu la presenza due rappresentanti della terra di Bolívar: Abelardo Raidi e l’italiano Venancio Brichieri. Raidi, durante il torneo che si é svolto nel paese elvetico aveva una colonna dal nome “Carrusel de Europa” che pubblicava nel quotidiano “El Nacional”. Mentre, Brinchieri commentava le gare in italiano in un’emittente capitolina.

Il Venezuela disse nuovamente, nel mondiale Svezia 1958, su 1371 giornalisti accreditati 13 erano creoli. Abelardo Raidi (nella foto) per la seconda volta assisteva ad una kermesse iridata. Questa volta la curiositá fue che c’era Juan Da Silva, che allora aveva 29 anni, ed entró nella delegazione grazie alla sua abilitá con le lingue straniere ne parlava ben 11 tra cui c’era anche l’italiano. Oltre alla lingua di Dante, Da Silva aveva nel suo bagaglio culturale: inglese, francese, portoghese, tedesco, svedese, norvegese, danese, russo, rumeno ed ovviamente spagnolo. Da Silva era nato a Maracay, in Venezuela, ma poi i suoi erano emigrati in Norvegia e poi si erano trasferiti in Svezia.

Il mondiale Cile 1962 fu trasmesso da Julián Mariño e Ferlo Giménez  sull’emittente Radio Continente.

Nel 1966, la kermesse iridata si disputó in Inghilterra. Per la prima volta nella sua storia la nazionale venezuelana partecipa alle qualificazioni che portano verso un mondiale di calcio. I creoli sfidarono il Perú e l’Uruguay e non riuscirono a centrare la qualificazione, ma segnarono anche la loro prima rete nella fase che porta verso la kermesse iridata. Ma, a fare notizia fu che nel comitato organizzatore del mondiale c’era un venezuelano, anzi italo-venezuelano Gustavo Maggi che era il rappresentante della FVF nel comitato organizzatore. Nel 1966 ci fu anche la prima trasmissione televisiva di una gara del mondiale. Ad entrare nella storia fu il Canale 11 ad andare in onda fu la gara Brasile-Bulgaria che finí 2-0 per i verdeoro. Furono trasmesse altre gare, tutte in differita alle 21:30.

Nel 1970, ci fu la prima diretta televisiva di alcune gare grazie a RCTV. Anche gli amanti della radio hanno potuto godersi del massimo evento calcistico grazie a Radio Continente.

Llogrebat in mezzo a Facchetti e Nazaire, il capitano dell'Haiti.
Llogrebat in mezzo a Facchetti e Nazaire, il capitano dell’Haiti.

Il 15 giugno 1974, é una data storica per il calcio venezuelano. Quel giorno sul campo dello stadio Olimpico di Monaco davanti a 53 mila spettatori si sfidavano: Italia-Haiti, in una gara valevole per il mondiale Germania 1974. Il direttore di gara fu il venezuelano Vicente Llobregat. In quella kermesse iridata l’arbitro creolo fu impegnato anche come guardalinee nei match Yugoslavia-Zaire (9-0), Svezia-Uruguay (3-0) e Svezia-Yugoslavia (2-1).

Nel 1982, quello vinto dagli azzurri di Enzo Bearzot in Spagna, ci fu la prima presenza come tifoso dell’italo-venezuelano Helly Garagozzo. Attualmente, questo barquisimetano di 64 anni puó vantarsi di dire di essere il tifoso creolo che piú gare del mondiale ha visto. In questo 2018 festeggerá il suo 10imo mondiale sugli spalti.

Nel mondiale 1994, il Venezuela dirá la sua sull’aspecto tecnológico. L’ex calciatore ed ingegniere Juan José “Cheché” Vidal  fu chiamato dal Comitato Organizzatore per lavorare come vice-presidente del dipartimento di tecnología. Ricordiamo che Vidal ha difeso la maglia della vinotinto nei Juegos Centro Americanos y del Caribe che si sono svolti nel 1982 all’Avana (Cuba) e nei Giochi Olimpici di Mosca nel 1980.

Infine José Alí Cañas, nel mondiale Germania 2006, ha partecipato come vice allenatore della nazionale del Ghana che nella fase a gironi ha sfidato l’Italia di Marcello Lippi che nella notte magica di Berlino ha poi alzato al cielo la coppa del mondo. Il comisario tecnico della squadra africana era Ratomir Dujkovic, che negli anni ’90 aveva allenato la vinotinto, lo Zulia, Universidad de Los Andes ed Estudiantes de Mérida.

(di Fioravante De Simone)