Mobilitazione delle Ong per la Giornata del rifugiato

Il poster della Giornata Mondiale del Rifugiato
Giornata Mondiale del Rifugiato

ROMA. – Tutti in campo, quest’anno più del passato, per la Giornata mondiale del rifugiato. Le ong, nell’occhio del ciclone da settimane soprattutto in Italia dopo il rifiuto del Governo di permettere a una nave di soccorso di attraccare, si mobilitano e organizzano una serie di iniziative in tutta la penisola. La parola d’ordine per tutte è, accoglienza senza se e senza ma.

Solo 2.600 richiedenti asilo hanno avuto riconosciuto lo status di rifugiato nei primi cinque mesi del 2018 sulle 40.123 domande il cui iter di esame è stato concluso dalle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale. Il 7% del totale, dunque, ha diritto all’asilo in Italia. Mentre a 1.634 è stato concessa la protezione sussidiaria (4%), a 11.306 (28%) quella umanitaria. La maggioranza delle domande, 24.524 (il 61%), è stata respinta.

Don Gianni De Robertis, direttore generale Fondazione Migrantes della Cei, assiste preoccupato al “moltiplicarsi di parole e gesti di odio, di disprezzo o di scherno verso uomini, donne, bambini in fuga dalla guerra e da situazioni di morte, persone che spesso hanno subito torture, violenze, visto morire persone care, come molte di quelle che erano sulla nave Aquarius”.

Da Amnesty international Italia si ribadisce come “la normativa dell’Unione europea in materia d’asilo abbia caricato di responsabilità sproporzionate gli stati membri della frontiera marittima. La tendenza dominante all’interno dell’Unione europea è stata finora quella di scaricare ogni onere sui paesi di primo arrivo. cambiare l’attuale sistema non è impossibile.

I leader europei che si incontrano al Consiglio europeo in programma a Bruxelles il 28 giugno hanno un’opportunità storica per modificare un sistema di asilo ingiusto che non funziona né per i rifugiati né per i cittadini europei. Questo modello deve essere sostituito con uno equo, efficiente e compassionevole basato sulla distribuzione dei richiedenti asilo tra tutti i paesi dell’Unione europea”.

Don Armando Zappolini, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca), sottolinea che “per i migranti, le cose non sono mai andate così male in Italia e nell’Unione Europea. Ribadiamo il nostro sostegno all’accoglienza delle persone migranti senza fare distinzione tra richiedenti asilo e migranti economici.

Anche dal Centro Astalli – che per la Giornata Mondiale del Rifugiato farà uscire ‘Yala-Musiche ospitali’, un doppio cd che che vede l’incontro tra artisti di diverse provenienze e generi – viene lanciato un messaggio “per combattere pregiudizi e xenofobia”.

(di Simona Tagliaventi/ANSA)