Primo incontro Vaticano-Governo, c’è Conte ma non Salvini

Il cardinale Pietro Parolin
Il cardinale Pietro Parolin

ROMA. – Clima “disteso” per il primo incontro tra il Vaticano e il governo italiano, in occasione del ricevimento alla Nunziatura apostolica, “l’ambasciata del Papa”, in onore del quinto anno di pontificato di Francesco: ma all’appello è mancato all’ultimo momento il ministro degli Interni, Matteo Salvini, impegnato prima al Senato e poi al Viminale.

Al tradizionale appuntamento, un “saluto in piedi” senza discorsi ufficiali, erano presenti i massimi esponenti dei due “esecutivi”, da una parte il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin con il monsignore Sostituto, il prossimo porporato Angelo Becciu, e dall’altra il premier Giuseppe Conte, accompagnato da una fitta schiera di ministri, e raggiunto in tarda serata dal vice ministro Luigi Di Maio arrivato dopo la registrazione di Porta a Porta. Come rappresentanza istituzionale era presente anche il presidente del Senato, Elisabetta Casellati.

Il ricevimento è considerato un momento di incontro tradizionale e conviviale tanto che in Papa non partecipa mai, come anche non è mai presente alla bilaterale Italia-Santa Sede a palazzo Borromeo in occasione dell’anniversario dei Patti Lateranensi: ma quest’anno il ricevimento di via Po ha avuto una valenza speciale visto che si è trattato del “debutto” vaticano del governo, soprattutto in giorni di tensioni, anche con la Chiesa, dovute ai vari fronti caldi aperti, dai migranti ai rom.

Da parte sua, il Nunzio, l’arcivescovo Emil Paul Tscherrig, svizzero, il primo non italiano a ricoprire questo ruolo, aveva invitato tutte le più alte cariche dello Stato italiano. Compreso Matteo Salvini, che pure aveva annunciato un incontro a breve con Papa Francesco, anche se al momento nessuna data è stata fissata ufficialmente nelle agende vaticane.

Un primo momento di incontro informale tra il Papa e il Governo si avrà, invece, giovedì mattina quando Bergoglio prenderà l’aereo all’aeroporto di Fiumicino per il viaggio apostolico a Ginevra: come è tradizione esponenti del governo saluteranno il Papa alla sua partenza sotto la scaletta dell’aereo e si dovrà vedere chi sarà a rappresentare l’esecutivo. Secondo fonti vaticane, l’incontro alla Nunziatura si è svolto comunque in clima “disteso”, anche di tipo informale: da parte degli ecclesiastici vi è stato un augurio di buona lavoro e un incoraggiamento per gli impegni che attendono il governo.

E Giuseppe Conte ha avuto occasione sicuramente di ricordare con il card. Parolin i tempi in cui appena laureato frequentava il collegio universitario d’eccellenza di Villa Nazareth, dove era anche lo stesso Parolin, giovane prelato impegnato nella Segretaria di Stato. A Villa Giorgina sono arrivati anche alcuni ministri tra cui Riccardo Fraccaro, Lorenzo Fontana, Alfonso Bonafede, Marco Bussetti.

La Cei è stata rappresentata da mons. Giuseppe Baturi, sottosegretario. Per mons. Angelo Becciu, che il 28 giugno diventerà cardinale, con l’incarico di prefetto della congregazione per le Cause dei Santi, si è trattato di uno degli ultimi impegni come Sostituto.