Motori: l’italo-venezuelano Maldonado Motta settimo nelle 24 ore di Le Mans

La 24 ore di Le Mans in notturna.
La 24 ore di Le Mans in notturna.

CARACAS – Un successo inseguito per venti anni, ma alla fine la Toyota ce l’ha fatta: la 24 Ore di Le Mans è finalmente sua. I nipponici hanno semplicemente confermato un pronostico che alla vigilia li vedeva grandi favoriti, essendo l’unico costruttore ufficiale al via nella categoria più performante, la Lmp1.

La Toyota scrive una delle pagine più belle della sua storia, ma vale lo stesso anche per Fernando Alonso, che centra al primo colpo il successo nella regione della Sarthe, e lo fa in coppia con Kazuki Nakajima e Sebastien Buemi, sulla Ts050 numero 8.

Battuta la concorrenza della vettura gemella, la numero 7, che chiude al secondo posto con buona pace di Kobayashi, Lopez e Conway. Nonostante uno stop and go nella prima parte di gara, l’equipaggio numero 8 ha saputo rimontare bene, con Fernando Alonso velocissimo nella notte per poi lasciare il sedile a Nakajima, l’artefice del sorpasso decisivo.

In questo 2018, tra i protagonisti della 24 ore di Le Mans c’era anche l’italo-venezuelano Pastor Maldonado Motta che partiva dal secondo posto, ma dopo la maratónica prova ha chiuso al settimo posto.

“E’ stata un’esperienza unica, incredibile, di grande esigenza. Le Mans non é una gara di 24 ore, ma di più di 15 giorni per la preparazione che devi fare per prepararla” ha spiegato Pastor in un cominicato stampa.

Maldonado Motta é tornato a mettersi in mostra quest’anno nella World Endurance Championship, che quest’anno ha preso il via con la 6 ore di Spa e terminerà il prossimo anno con l’ennesima edizione della 24 ore di Le Mans, che quindi si correrà ben due volte nel corso della stagione.

Il pilota maracayero é salito a bordo della vettura della Dragon Speed durante la notte guadagnando cinque posizioni.

Il trionfo della Toyota di Alonso alla 24 Ore di Le Mans 2018 vale di piú perche é  “al primo tentativo”: il campione spagnolo è stato protagonista di un “grande attack” notturno, che gli ha consentito di azzerare il distacco di oltre due minuti e mezzo subito, in regime di safety car, mentre al volante c’era Buemi.

Alonso, già vincitore due volte del GP di Montecarlo di F.1 e adesso re di Le Mans, manca ora “solo” la 500 Miglia di Indianapolis per completare la Tripla Corona ed eguagliare Graham Hill. C’è da scommettere che ci proverà l’anno prossimo, dopo avere già partecipato a Indy nel 2017.

(di Fioravante De Simone)