Papa Francesco: “Calunnie e scandali inventati, così nascono le dittature”

Papa Francesco durante un'udienza generale.
Papa: "I populismi nascono seminando odio". (AP Photo/Alessandra Tarantino)

CITTA’ DEL VATICANO. – Falsare la verità: si comincia così, con la “comunicazione calunniosa”, e si arriva alla dittatura. Lo ha detto oggi Papa Francesco mettendo in guardia da chi, per un potere senza controlli, “distrugge la libera comunicazione”.

Parla della necessità di un’informazione veritiera anche il documento del Vaticano, redatto con il Messico a conclusione dei colloqui sulle migrazioni internazionali: “Chiediamo a tutti i mezzi di comunicazione che contribuiscano, secondo le loro possibilità, a diffondere informazioni certe e dimostrate sui flussi migratori e a dissipare quelle che generino unicamente percezioni negative dei migranti”.

Il Papa ha affrontato la questione della libertà di stampa nell’omelia della messa a Santa Marta. Se si vogliono distruggere istituzioni o persone, si comincia a sparlare, si usa la “comunicazione calunniosa” e si arriva alla dittatura. Si comincia con una bugia e, “dopo aver distrutto sia una persona sia una situazione con quella calunnia”, si giudica e si condanna.

“Anche oggi, in tanti Paesi, si usa questo metodo: distruggere la libera comunicazione”, ha detto il Papa. Il Papa ha ripercorso i passaggi di questo meccanismo: “C’è una legge dei media, di comunicazione, si cancella quella legge; si dà tutto l’apparecchio della comunicazione a una ditta, a una società che calunnia, dice delle falsità, indebolisce la vita democratica. Poi vengono i giudici a giudicare queste istituzioni indebolite, queste persone distrutte, condannano, e così va avanti una dittatura. Le dittature, tutte, hanno incominciato così, con adulterare la comunicazione, per mettere la comunicazione nelle mani di una persona senza scrupolo, di un governo senza scrupolo”.

“Anche nella vita quotidiana è così”, sottolinea Francesco: se si vuole distruggere una persona, “incomincio con la comunicazione: sparlare, calunniare, dire scandali”. “E comunicare scandali – ha proseguito Papa Francesco – è un fatto che ha una seduzione enorme, una grande seduzione. Si seduce con gli scandali. Le buone notizie non sono seduttrici”.

“Tante persone, tanti Paesi distrutti per dittature malvagie e calunniose. Pensiamo per esempio alle dittature del secolo scorso. Pensiamo alla persecuzione degli ebrei, per esempio. Una comunicazione calunniosa, contro gli ebrei; e finivano ad Auschwitz – ha ricordato il Papa – perché non meritavano di vivere. Oh… è un orrore, ma un orrore che succede oggi: nelle piccole società, nelle persone e in tanti Paesi. Il primo passo è appropriarsi della comunicazione, e dopo la distruzione, il giudizio, e la morte”.

(di Manuela Tulli/ANSA)