Anche i papá impegnati sul dojo del Centro Italiano Venezuelano di Caracas

Foto di gruppo dei partecipanti all'evento.
Foto di gruppo dei partecipanti all'evento.

CARACAS – Cosí com’è accaduto per la festa della mamma, anche i papá si sono messi mostra sul tatami del Centro Italiano Venezuelano di Caracas.

I genitori che hanno indossato il kimono per praticare lo sport preferito dai figli sono stati  Guastella, Di Battista, Cabrera, Cavallo De Robertis, Arvelo, Molina, Boghossian, Tuozzolo, Palmisano, Pereyra, Faustini e De Andrade Yammine.

Questi papá hanno effettuato nel Dojo del club di Prados del Este tutti gli esercizi que svolgono i propri piccoli ogni volta che calcano il tatami.

Può una tecnica di combattimento essere gentile? La risposta è sì, soprattutto se il suo nome nella lingua di origine significa proprio “in modo gentile”. Stiamo parlando del judo, stile di lotta a mani nude nato in Giappone alla fine del XIX secolo e derivato dall’antica arte marziale del jujitsu. Il principio fondamentale della tecnica sta nel non resistere alla forza dell’avversario, ma nell’essere capaci di sfruttarla a proprio vantaggio. Questo è ciò che predicava Jigoro Kano, il fondatore e unico detentore del massimo livello di abilità, il simbolico dodicesimo dan (il maggiore conseguibile è il decimo dan). Il judo è disciplina olimpica dai giochi di Tokyo 1964 al maschile, mentre le donne sono state inserite nel programma solamente da Barcellona 1992.

Ricordiamo  che il Dojo oltre che essere il luogo dove si pratica è anche un posto dove acculturarsi e dove far conoscere una filosofia di vita molto pratica, questo luogo molto speciale è anche un’isola felice dove è possibile coniugare i valori di uno sport affascinante come il judo. Ma é anche un luogo dove i bambini possono anche aumentare il numero degli amici.

(di Fioravante De Simone)

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