Migranti, il Vangelo di Salvini: “Anche gli italiani prossimo tuo”

Salvini in Senato con lo sguardo rivolto verso il cielo
Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, riferisce sulla vicenda Aquarius nell'aula di Palazzo Madama. ANSA/ETTORE FERRARI

ROMA. – In un comizio a Milano a febbraio aveva giurato sul Vangelo con il rosario in mano. In Aula al Senato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha citato la parola di Gesù: “ama il prossimo tuo come te stesso”. L’ha fatto per respingere le accuse di disumanità seguite al caso Aquarius. Il ministro che odia i ‘buonisti’ non vuole tuttavia passare per cattivo senza cuore: “l’unica cosa che non accetto, avendo due figli – ha detto – è di pensare che al Governo ci sia qualcuno che vuole il male dei bambini”.

Il titolare del Viminale, nella sua informativa a Palazzo Madama sulla nave di Sos Mediterranee in rotta verso Valencia, ha difeso l’operato di questi giorni, negando che Roma sia isolata, “anzi, non siamo mai stati così centrali” e rivendicando il consenso della gente: “a giudicare dalle parole di simpatia del barista, dell’autista di taxi, del camionista, credo che sulla vicenda Aquarius ho il Paese dietro di me”.

Critico invece il Pd. Il governo “sta allontanando le soluzioni”, secondo l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti. Replicando alle accuse arrivate da Francia ed altri Paesi, Salvini ha espresso “l’ambizione di parlare a nome di un popolo che in termini di generosità, volontariato, accoglienza e solidarietà non ha niente da imparare da nessuno”, raccogliendo gli applausi della maggioranza. Ed ha subito sottolineato di aver chiesto alla Aquarius di mettere in sicurezza donne e bambini: “non abbiamo avuto risposta: evidentemente, l’emergenza non era così emergenziale”.

“Io voglio – ha proseguito – che questi bambini non siano messi su un gommone in condizioni di morire come bestie in mezzo al Mediterraneo, perché qualcuno li illude che in Italia e in Europa ci siano casa e lavoro per tutti. Sono stufo di questi morti di Stato!”.

Negli ultimi giorni critiche sono arrivate anche dal Vaticano, ma il titolare del Viminale si è detto tranquillo: “con la Chiesa ho personalmente buone e riservate relazioni”. Ed alla fine del suo intervento è arrivata la citazione del Vangelo: “‘Ama il prossimo tuo come te stesso’. Giusto. Il mio prossimo sono donne e bambini che fuggono dalla guerra e che devono avere in casa nostra casa loro e non possono essere mischiati ad una immigrazione clandestina che porta semplicemente allo scontro sociale. Però ‘ama il prossimo tuo come te stesso’ significa anche amare i milioni di italiani che in silenzio hanno perso casa, lavoro e speranza”.

Quindi, “farò tutto quello che è umanamente possibile per dare voce ai rifugiati veri, agli immigrati regolari e per bene, rispettando la nostra storia, cultura e tradizioni e, soprattutto, farò di tutto perché a questi italiani che l’hanno persa, la speranza possa tornare e a questo dedicherò tutti i miei prossimi anni da ministro”.

Dure le repliche dei senatori del Pd. Salvini, ha attaccato l’ex ministro della Difesa, Roberta Pinotti, “non ha esitato a prendere in ostaggio 600 persone disperate per farsi sentire al tavolo europeo”. Nel corso dell’informativa anche qualche battibecco e cartelli esposti in Aula.

Sostegno al ministro dell’Interno è arrivato inoltre dai Cinquestelle, con il senatore Daniele Pesco (“Siamo un paese sotto attacco dello spread e anche con i migranti”), da Forza Italia e da Fdi. Nel pomeriggio Salvini è tornato al Viminale dove ha presieduto la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica con i vertici di forze di polizia e servizi: c’è attenzione alla radicalizzazione dei detenuti ed un monitoraggio dei grandi eventi estivi. “Ma voglio tranquillizzare gli italiani: abbiamo ottime forze ordine che fanno bene loro lavoro”, ha concluso.

(di Massimo Nesticò/ANSA)