Volano i tassi Btp. Sale il conto del debito Italia

Buoni del Tesoro della Repubblica Italiana.
Asta Btp decennale.

ROMA. – Continuano a salire i rendimenti nelle aste del Tesoro e di conseguenza lievita il ‘conto’ del debito italiano. Via XX Settembre ha assegnato 5,63 miliardi di euro di Btp a 3,7 e 30 anni ed il rendimento medio del titolo a sette anni è volato ai massimi dal 2014, al 2,37% dall’1,34% di maggio mentre quello del triennale è balzato all’1,16% dallo 0,07%. Inoltre il tasso del trentennale con scadenza marzo 2048 ha segnato un rialzo al 3,54% dal 2,88% di aprile e quello con scadenza settembre 2046 è risultato pari al 3,42%.

Complessivamente nei collocamenti di oggi, ieri, del 30 e del 29 maggio sono stati venduti titoli di Stato per circa 22,8 miliardi di euro, con un rialzo dei rendimenti, rispetto alle aste precedenti, compreso tra i 66 punti base del Btp trentennale assegnato oggi e i 177 punti base del Cct a sette anni collocato il 30 maggio.

Proiettato su base annua, l’aumento dei tassi registrati in queste ultime quattro aste di Bot e Btp, tenutesi dopo l’esplosione dello spread, produce già un aggravio di spese per interessi di oltre 280 milioni di euro all’anno. In totale la spesa in più per interessi potrebbe aggirarsi tra 1,7 e 1,9 miliardi nel 2018.

Secondo Consultique, società specializzata nell’analisi finanziaria indipendente, ipotizzando che il rialzo osservato sulla curva di circa 100 punti base rimanga costante fino a fine 2018, ossia che non vi siano variazioni sui tassi, il rifinanziamento del debito in scadenza nel 2018 verrebbe rifinanziato quest’anno con una spesa per interessi di circa 1,7 miliardi in più rispetto a quello che sarebbe stato con i rendimenti del mese scorso.

In base alle stime contenute, poi, nel Documento di Economia e Finanza del Governo, l’effetto di un aumento di un punto percentuale dei tassi d’interesse sui titoli di Stato potrebbe tradursi in un aumento di spesa dello 0,11% di Pil, quindi circa 1,9 miliardi quest’anno, e dello 0,25%, circa 4,5 miliardi, per il 2019.

Lo stesso Def sottolinea che la vita media complessiva di tutti i titoli di Stato al 31 dicembre 2017 è salita a 6,90 anni, dai 6,76 anni di fine 2016, mentre la durata finanziaria di tutto lo stock di titoli è invece lievemente scesa, essendo passata da 5,54 di fine 2016 a 5,50 anni di fine 2017.