Garante Infanzia: “C’è una vera emergenza educativa”

Un gruppo di ragazzini armati di pistole e bastoni posano per una foto ricordo.
Una delle cosiddette "baby gang"

ROMA. – Contro quella che definisce “una vera e propria emergenza educativa”, l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza Filomena Albano chiede, nella relazione al Parlamento 2017, presentata al Senato alla presenza del presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati, di introdurre “la mediazione” come materia scolastica. Presenti il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana e il sottosegretario alle Pari opportunità e giovani Vincenzo Spadafora.

“Numerosi segnali – osserva la Garante – denunciano l’emergere di una serie di criticità nell’esercizio del ruolo educativo dei genitori. Adolescenti sempre più soli, bambini che chiedono di essere ascoltati e di giocare, utilizzo non consapevole dei social media, adulti sempre più distratti o assenti rappresentano indizi di una vera e propria emergenza educativa”.

Secondo Albano, “è necessario avviare un percorso che valorizzi l’ascolto, la partecipazione e la costruzione dell’autonomia dei ragazzi. I genitori condividano più tempo ‘di qualità’ con i figli”.

“La realtà quotidiana – prosegue la Garante – ci consegna storie di violenza messa in atto da adolescenti, bullismo anche nei confronti degli adulti, fatti che reclamano un intervento preventivo. Per combattere e prevenire il bullismo e il cyberbullismo ho proposto che venga introdotta la mediazione come materia scolastica. Occorre far crescere la cultura della mediazione: solo attraverso di essa possiamo fondare una società più equa e pacifica, improntata alla reciproca comprensione e alla responsabilità”.