ROMA. – Nessun timore e molto onore. E’ su questo binario che ha viaggiato la lunga giornata del premier Giuseppe Conte a Palazzo Madama. Un esordio assoluto, per il professore universitario, in Aula parlamentare. Un esordio al quale il presidente del Consiglio ha scelto un approccio simile a quello adoperato nel corso della sua carriera accademica, lavorando al discorso programmatico fino a tarda notte a Palazzo Chigi e svegliandosi all’alba.
Conte ha trascorso oltre nove ore a Palazzo Madama, con il solo intermezzo della consegna del suo discorso alla Camera. Ha ascoltato la discussione generale sulla fiducia, quindi ha replicato ed è rimasto in Aula fino al voto dell’Aula, arrivato con 171 sì. E a fine giornata il premier è rimasto a cena nel ristorante di Palazzo.
Quella del governo giallo-verde è una grande opportunità, è la convinzione con cui il premier conclude la giornata preparandosi al voto di fiducia alla Camera e, subito dopo, entrando nel vivo dell’azione di governo. Con una stella polare da seguire: sfruttare l’investitura popolare incassata dal governo M5S-Lega per giocarsi una partita non facile anche in Europa.
Sfruttando una congiuntura che, è la convinzione del capo del governo, è ben più favorevole dell’incertezza che sarebbe scaturita dalla deflagrazione della trattativa tra M5S e Lega. L’obiettivo, per Conte, resta quello già indicato al momento dell’accettazione dell’incarico al Quirinale: lavorare per migliorare la vita dei cittadini e delle imprese.
Con il primo scoglio, quello di Palazzo Madama, appena superato, con grande soddisfazione del premier. E a i suoi, a fine giornata, Conte si sarebbe detto onorato di essere stato nell’Aula del Senato, forse anche perché, fino a qualche giorno fa era un privato cittadino e non un leader che aveva appena concluso la campagna. E ora il governo giocherà la sua partita, avrebbe sottolineato Conte, assicurando di non avere alcun timore.
(di Michele Esposito/ANSA)