Rischio rodeo ad Austin, Dorna “convoca” Márquez e Rossi

Rossi fuori pista, speronato da Márquez
Rossi fuori pista, speronato da Márquez. (Archivio)

ROMA. – Meno di due settimane per ricostruire almeno una parvenza di fair play tra Valentino Rossi e Marc Márquez, ed i rispettivi clan. Per evitare che il Gran premio delle Americhe – domenica 22 aprile in Texas – si trasformi in un rodeo. La MotoGp, dopo appena due gare, è già alle prese con una grana ancor più grossa di quella che scoppiò a Sepang, nel 2015, quando la fine della stagione era alle porte e la lunga pausa invernale avrebbe aiutato a stemperare le tensioni.

La Dorna, la società (spagnola) che gestisce il circus delle due ruote, non può permettersi il rischio che le prossime si trasformino in gare ad eliminazione diretta, tantomeno con il coinvolgimento di protagonisti di tale peso. Per questo il suo amministratore delegato, Carmelo Ezpeleta, ha ‘convocato’ i due prima dell’inizio delle libere: “Discuterò con i piloti ad Austin, il venerdì, al Comitato per la sicurezza e lì parleremo di tutto. Vorrei che partecipassero entrambi. Márquez c’è sempre, Rossi quasi sempre” ha detto ad un’emittente spagnola.

“Rossi è molto arrabbiato e Márquez si sente frustrato, li capisco entrambi – ha aggiunto – Io non ho parlato con nessuno dei due, non è il momento. L’aspetto psicologico è importante e deve essere rispettato”.

Già prima del contatto tra Márquez e Rossi, con caduta del secondo a tre giri dal termine, in Argentina hanno fatto discutere certe scelte dei commissari di gara. Soprattutto quella di consentire al campione del mondo di prendere il via dalla propria posizione in griglia, invece che come ultimo dalla pit lane, nonostante gli si fosse spento il motore. E non sanzionarlo con bandiera nera per aver spinto la moto contro mano in pista.

“Da due anni, dopo quanto accadde a Sepang nel 2015, l’organizzazione è cambiata – ha rimarcato Ezpeleta – Non è più Dorna a nominare i commissari, ma Irta e Fim. Siamo fuori dagli organi che decidono le sanzioni, ed è logico così”.

Dopo la difesa di Lin Jarvis, team director della Yamaha, nei confronti di Valentino Rossi, pro Marquez è intervenuto Alberto Puig, team manager di Repsol Honda: “Valentino ha molta esperienza e penso sappia che queste cose possono accadere in gara. Siamo molto dispiaciuti per quello che è successo, però è successo molte volte anche in passato. Se sarà un problema recuperare le relazioni? Ora questo non è importante, ma non credo che il nostro pilota fosse fuori controllo”.

La decisione di andare subito al box di Rossi per spiegarsi “è stata di Marc e questo dice molto su di lui – ha aggiunto l’ex pilota – Capisco alla Yamaha non fossero contenti e che ci abbiano detto di andarcene. Non c’è altro che possiamo fare, spero lo comprendano. Marquez è convinto di non aver sbagliato, anche se Valentino è caduto”.