Inchiesta, tifosi italo-venezuelani tristi: album mio quanto mi costi!

CARACAS – Ogni 1.460 giorni, vale a dire ogni quattro anni, c’è una tradizione, anzi un rito per gli amanti della palla a chiazze: collezionare l’album di figurine Panini del mondiale.

Il Venezuela non é esento da questo cerimoniale, ogni volta che arrivava il mondiale puntualmente bambini, adulti ed anziani si radunavo in zone specifiche per effettuare il tradizionale scambio delle figurine.

La scorsa settimana la casa editrice modenese nata nel 1961 ha messo sul mercato l’edizione per il mondiale Russia 2018. Ma per i tifosi italo-venezuelani, oltre alla bruciatura per la mancata qualificazione degli azzurri,  si sono trovati con l’impagabile prezzo dell’album (750 mila Bs) e delle figurine (235 mila ogni bustina).

Roberto Esposito ci dice: “Era da una vita che collezionavo l’album Panini, era un momento che aspettavo con ansia ad ogni Mondiale. Anche quest’anno, in cui sfortunatamente non c’è l’Italia, avevo deciso di collezionarlo lo stesso. Ma visti i costi, questa volta non lo comprerò. Chiunque nella vita abbia completato almeno una volta un album dei calciatori Panini sa che non è roba da poco. Pazienza e determinazione sono le virtù necessarie per portare a termine l’impresa.”

Dal canto suo, Antonio Guerra ci dice: “Mi dispiace, ma quest’anno non lo comprerò! La paghetta che mi danno i miei non mi basterà per comprare l’album e tantomeno le bustine delle figurine. L’unica opzione  é quella dei cugini in Italia. Se loro compreranno le figurine gli dirò che con i loro doppioni ne riempiano uno per me.”

L’album Panini edizione Russia 2018 ha complessivamente 670 figurine adesive e le novità riguarderanno diversi aspetti, tra i quali anche una tecnologia di stampa ad alta qualità, mai usata prima per questo genere di album.

Anche Giorgio D’Angelo é amareggiato: “Dal ’94 collezionavo l’album! Dal 2002 al 2014 sono riuscito a complarlo. Quello del 2006, sono riuscito a completarlo tre volte in quell’edizione ho comprato anche quello delle Trading Cards. Tutto questo prima che gli azzurri vincessero il mondiale! Immagina il valore sentimentale che ha per me la collezione del 2006. Ma quest’anno, a malincuore, per i costi non potrò farlo. Poi se a questo unisci che non c’è l’Italia…”

Amedeo Del Cont se la prende con filosofía: “Con quei soldi preferisco portare a cena la mia ragazza.”

Mentre Azzurra Leonardi non nasconde la sua amarezza: “Mio padre mi ha chiamato Azzurra per l’amore che ha per la nazionale italiana. Questa passione per la nazionale e per lo sport me l’ha trasmessa. L’amore per l’album di figurine c’è l’ho sin da piccola. Credo che a scuola ero una delle poche femminucce che s’intrufolava in mezzo ai maschietti per scambiare i doppioni. Ma quest’anno il mix amarezza per la mancata qualificazione degli azzurri ed il costo mi costringe a non farlo.”

Altre news sull’album Panini riguardano le sezioni speciali che avranno informazioni grafiche e dettagliate con i record dei migliori giocatori del mondo, gli allenatori, gli stadi, le leggende del passato della Coppa del Mondo, ma anche una sezione dove ci saranno foto che ricorderanno i momenti in cui le rispettive nazionali hanno ottenuto la qualificazione ai Mondiali di Russia.

Anche Emilio Della Rosa ci dà il suo parere: “Io immaginavo che quest’anno l’album non sarebbe stato facile completarlo. Ma quello che non pensavo è che sarebbe stato tanto difficile!!!. Io lo volevo comprare per mio figlio così lo aveva per ricordo. Mia moglie è peruviana e quest’anno gli incas tornano alla rassegna iridata dopo tantissimi anni, l’ultima volta aveva partecipato all’edizione di Spagna 1982. Quella volta il mondiale si giocò in Europa e vinsero gli azzurri, per questo ci speravo nella qualificazioni. Tu sai come siamo scaramantici i tifosi pallonari.”

Dal canto Guido Rossi si mostra un po’ nostálgico nel parlare

La mitica rovesciata di Parola, simbolo delle figurine Panini

dell’album: “Ricordo ancora la gioia di aver completato il mio primo album Panini da ragazzo per i Mondiali del 1982 in Spagna, poi vinto in maniera formidabile da Pablito Rossi e compagni. Devo aver speso un sacco di soldi per riuscirci, anche grazie all’aiuto dei miei generosi nonni e alle lunghe trattative per scambiare i doppioni con gli amici nel cortile della scuola. Quel mondiale per me é stato perfetto  per tanti motivi: l’Italia riuscì a battere Argentina, Brasile e Germania tre delle potenze del mondo pallonaro. Ho completato l’album e poi scambiando le figurine ho conosciuto quella che poi sarebbe diventata mia moglio, era la sorella di uno dei miei amici delle figurine.”

All’inizio del 1960 i fratelli Benito e Giuseppe Panini, i quali avevano fondato a Modena l’Agenzia Distribuzione Giornali Fratelli Panini, trovarono a Milano un lotto di vecchie figurine invendute delle edizioni Nannina. I fratelli lo acquistarono, e imbustarono due figurine ciascuna in bustine bianche con cornicette rosse, mettendole in vendita a 10 lire l’una. Il successo fu enorme e inaspettato: le bustine vendute toccarono i 3 milioni.

L’anno successivo i Panini decisero di fare tutto con i loro mezzi, stampando le figurine e creando anche il primo album per la loro raccolta (per la copertina scelsero il centrocampista di allora del Milan, Nils Liedholm, il quale era già apparso in figurina nella precedente raccolta co-prodotta al suo ultimo anno da professionista).

Le vendite furono quintuplicate, e i milioni di bustine vendute furono 15: era ufficialmente nata la collezione Calciatori. Nel 1963 si unirono all’attività gli altri due fratelli Panini, Umberto e Franco. Dalla stagione 1961-62 l’album Calciatori Panini esce regolarmente ogni anno. Ma il boom internazionale della casa editrice modenese avviene nel 1970 con la produzione del primo album sui mondiali di calcio. Da allora é diventato un most per gli amanti della palla a chiazze.

Appuntamenti dove trovi padri e figli con gli occhi incollati agli stessi coriandoli. Da 57 anni. Unico neo: quest’anno l’album Panini dei Mondiali ci sarà ma non avrà l’Italia. Ma questo semmai è stata solo una sventura.

(di Fioravante De Simone)

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