Capo della Polizia al Papa: “Minaccia incombente, noi faremo argine”

Controlli in Piazza San Pietro. Terrorismo
Controlli in Piazza San Pietro ANSA/ALESSANDRO DI MEO

CITTA’ DEL VATICANO. – Le parole del Capo della Polizia fotografano con estrema chiarezza lo stato di allerta: “La minaccia è incombente”. Franco Gabrielli è stato ricevuto in Vaticano dal Papa, insieme agli uomini e le donne dell’Ispettorato di Polizia che lavora in particolare per la protezione della Santa Sede.

Le misure di sicurezza sono ad altissimi livelli già da tempo ma è impossibile abbassare la guardia e in Vaticano, che si appresta a celebrare i riti pasquali, con una presenza massiccia di fedeli, che prenderanno parte alle varie celebrazioni, le misure si annunciano strettissime.

Papa Francesco ha ringraziato a più riprese gli agenti che spendono le loro giornate per garantire la sua sicurezza e quella dei cittadini e parlando con loro, questa mattina in Sala Clementina, ha anche fatto riferimento esplicito alle minacce terroristiche: “Vorrei dirvi un’altra cosa. A me, alcune volte, fa un po’ di tristezza quando esco e vedo che voi state lì a lavorare” e penso che “questa gente si sacrifica per custodire il Papa, custodire la gente, che non ci sia qualche pazzo che faccia una cosa, una strage e rovini tanti famiglie”.

E a questi ‘angeli custodi’ Francesco dice che non sa come ringraziarli. Regala a tutti un’immagine di San Giuseppe, “custode” di Gesù, e sottolinea anche la discrezione con la quale quotidianamente viene garantita la sicurezza. “Grazie alla vostra discreta ed efficace opera di sorveglianza, i pellegrini, che da ogni parte del mondo vengono a visitare la tomba dell’apostolo Pietro, hanno la possibilità di vivere in tranquillità – ha sottolineato il Papa – questa importante esperienza di fede”.

“Gli uomini e le donne della Polizia di Stato, che concorrono alla sua sicurezza, continueranno a garantire – ha assicurato dal canto suo Gabrielli – la sicurezza di questa sede santa e della sua persona e di questa straordinaria grande città di Roma, sede della cristianità, che dalla propaganda terroristica e jihadista è portata a simbolo da colpire. Questi tempi trascorsi non ci convincono dell’ineluttabiltà degli eventi” né “del fatto che la minaccia sia passata. La minaccia è incombente ma gli uomini e le donne della polizia sapranno fare argine a tutto quanto di male è intorno a noi”.

Intanto scatterà da giovedì prossimo il dispositivo di sicurezza nella capitale in occasione delle celebrazioni per la Pasqua: l’intero centro storico, compreso il Vaticano e il Colosseo (dove venerdì sera si terrà la tradizionale Via Crucis presieduta da Papa Francesco), fino al 2 aprile sarà “green zone” con il divieto di manifestazioni e cortei. Il dispositivo è stato deciso nel corso di una riunione operativa presieduta dal Questore di Roma Marino.

(di Manuela Tulli/ANSA)