Serie A: impresa Spal, la Juventus frena a Ferrara

Gonzalora dopo un intervento falloso. Higuain a ter
Gonzalo Higuain a secco al Paolo Mazza Stadium in Ferrara. ANSA/ELISABETTA BARACCHI

FERRARA. – Il treno Juve si è fermato alla stazione di Ferrara. Dopo un’impressionante serie di dodici vittorie consecutive, i bianconeri non sono riusciti ad andare oltre lo zero a zero contro una generosissima Spal che ha saputo resistere a una Juventus non particolarmente brillante e ricca di idee, ma che ha comunque dovuto fare i conti con una squadra che per tutta la partita ha chiuso ogni spazio, colmando con la corsa e l’organizzazione l’evidente divario tecnico.

La squadra di Semplici fa così un grande assist al Napoli che avrà l’occasione di accorciare le distanze nella corsa allo scudetto. Ma, soprattutto, porta a casa un punto che se è preziosissimo, per il peso specifico, in chiave classifica, è inestimabile dal punto di vista dell’autostima e della consapevolezza, per affrontare con il miglior spirito possibile la volata in vista della salvezza.

La Juventus, al Paolo Mazza, si è trovata di fronte una squadra che non si è minimamente ‘scansata’: il piano partita della Spal è stato semplice, estremamente efficace, probabilmente l’unico possibile: aggredire fin da subito ogni pallone della Juve e farlo fino a che le energie lo avrebbero permesso. Poi chiudersi, sperando anche in una serata di scarsa vena degli attaccanti bianconeri.

Il piano ha funzionato e il gioco della Juve si è arenato. Sono state pochissime anche le palle gol create dalla Juve. Nel primo tempo, dopo un paio di fiammate nei primi minuti, l’occasione migliore è arriva al 44′, quando Dybala ha preso un’iniziativa personale ed è stato atterrato al limite dell’area da Vicari. Lo stesso numero dieci bianconero ha calciato la punizione, colpendo, però il lato superiore della rete.

Nella ripresa la Juve è sembrata scendere in campo con un piglio diverso, pareva destinata a far pesare la differenza di qualità. D’altronde la Spal non poteva pensare di mantenere per novanta minuti il pressing e l’intensità dimostrata nei primi 45 minuti.

Ma la Spal, nel finale di ripresa, è stata brava ad alzare una barricata che l’artiglieria bianconera, arricchita da Mandzukic che da metà primo tempo ha affiancato Dybala e Higuain, non ha avuto armi per scardinarla, con Meret mai chiamato a interventi da ricordare.

A guidare la resistenza spallina Schiattarella, monumentale davanti alla difesa e Antenucci che, almeno per una sera, ha dimenticato il suo mestiere di attaccante per mettersi a servizio della causa. Ferrara non è Madrid, la Spal non è il Real. Ma il calo fisico della squadra di Allegri nella serata del Mazza è apparso evidente. Farà bene, probabilmente, la sosta per gli impegni delle nazionali, per i quali potrebbe essere in dubbio Chiellini, uscito nel finale di partita per una noia muscolare.

La Spal invece esce galvanizzata non solo per aver imbavagliato la prima della classe, ma anche per aver conquistato otto punti in quattro partite, una serie che ha riacceso alla grande le speranze di regalare un altro anno di A a una piazza calorosissima.